Libia, bambini uccisi in un raid. La Nato: "non ci sono prove"
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TRIPOLI, 09 AGOSTO 2011 - Sarebbero 85 i morti civili in seguito ad un raid Nato in un villaggio vicino Zlitan, città nei pressi di Tripoli, secondo la tv libica. Fra questi dovrebbero esserci donne, anziani e bambini, di cui almeno tre di età inferiore a dieci anni, appartenenti ad una ventina di famiglie. Immagini di donne e bambini ricoverati in ospedale sono state diffuse tramite le reti televisive.
Secondo Jana, l'agenzia di stampa ufficiale di Tripoli, il governo di Gheddafi avrebbe indetto tre giorni di lutto.[MORE]
La notizia sembra parzialmente confermata da un funzionario Nato, il quale ha affermato che ieri notte l'Alleanza ha colpito un obiettivo a Zlitan, ma che non è in grado di dire se sia lo stesso posto di cui parla la tv libica. Lo stesso funzionario ha dichiarato che è in corso la verifica della notizia, ma che non la si può confermare.
L'Alleanza al momento ha smentito ufficialmente la notizia, assicurando che non c'è alcuna prova che durante i raid di ieri siano stati colpiti civili. Roland Lavoie, portavoce delle operazioni Nato, ha assicurato che si è trattato di un obiettivo militare e, per questo, legittimo.
Intanto arrivano nuove sanzioni contro il regime di Tripoli da parte dell'Ue. Ad essere colpite sono la compagnia petrolifera Al-Sharara e l'Organismo per lo sviluppo dei centri amministrativi. Attualmente il numero di sanzionati libici è di 42 persone e 49 società.
Marta Lamalfa