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TRIPOLI, 5 SETTEMBRE 2011 – Ormai è chiaro ed è stato più volte ribadito: i negoziati tra i ribelli libici ed i fedeli a Gheddafi sono impossibili ed anche nelle ultime ore ogni tentativo è fallito. Si attende ora un assalto finale da parte dei ribelli ad uno degli ultimi luoghi rimasti in mano ai lealisti, Bani Walid.[MORE]
Gli insorti sono pronti a sferrare quello che potrebbe essere l’ultimo attacco al regime in questa città a sud-est di Tripoli. Ciò potrebbe accadere già nel corso della giornata di domani, anche se non sono presenti chiari segnali che possano darne conferma. Il comandante Abdulrazzak Naduri ha dichiarato di voler attendere le decisioni del Cnt e di voler evitare un altro bagno di sangue in quanto “alcuni lealisti si nascondono nelle abitazioni civili usando la gente come scudo umano”.
Nel frattempo il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, è ottimista e sostiene come la campagna libica sia “significativamente più vicina al successo”. Ed anche le rappresentanze diplomatiche, come quella britannica, iniziano a tornare nella capitale mentre Pechino dichiara di non aver fornito alcun tipo di armamento ai lealisti nonostante vi fosse stata la richiesta da parte di alcuni emissari del regime. Che la fine sia veramente vicina? L’ottimismo è d’obbligo ma per una risposta positiva è probabilmente presto. Per ora il quadro è ancora caotico con i ribelli che avanzano, la comunità internazionale in festa per i risultati raggiunti, un leader scomparso e i membri della famiglia del Rais l’un contro l’altro armati, affrettandosi ad addossarsi le colpe dei mal riusciti negoziati e della forse prossima fine del loro potere.
Filomena Maria Fittipaldi