Scienza & Tecnologia
Libertà del web: al via l'Internet Governance Forum 2011
NAIROBI, 27 SETTEMBRE 2011 – E’ partito oggi in Kenya l’Internet Governance Forum, voluto dall’Onu per discutere sulla democrazia e la libertà della Rete. “Internet come catalizzatore del cambiamento: accesso, sviluppo, libertà ed innovazione”. Questo è lo slogan di apertura dell’edizione 2011, anno in cui le rivolte maghrebine hanno sottolineato ancor più il ruolo di protagonista che la Rete ha nell’era moderna e globalizzata. [MORE]
L’idea di questo incontro è nata nel 2005 grazie a Kofi Annan e, fino ad oggi, ha riunito compagni, gruppi no-profit, docenti, rappresentanti dei governi e normali cittadini. Molti di questi soggetti temono un crescente controllo dei governi su questo fondamentale mezzo di informazione, con leggi che possano impedire l’accesso al web a chi infrange le norme sul copyright, ad esempio. Più radicali potrebbero essere altre prese di posizione, come è stato il caso dell’Egitto di Mubarak durante la c.d. primavera araba.
A Nairobi è presente anche il Consiglio d’Europa per il quale l’accesso ad internet è condizione preliminare per la garanzia di libertà di espressione ed associazione, nonché possibilità di partecipazione alla vita pubblica. Lo stesso Consiglio d’Europa ha adottato, settimana scorsa, i “10 principi per la tutela di Internet”, raccomandazioni volte a proteggere l’universalità, integrità ed apertura della Rete: tutela dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto, responsabilità degli Stati, governance multi-stakeholder, rafforzamento del potere di azione degli utenti di Internet, gestione decentralizzata, universalità, integrità, standard aperti, interoperabilità e natura end-to-end della rete, open network, diversità culturale e linguistica.
La libertà di Internet deve, però, confrontarsi e rispettare i limiti dovuti alla sicurezza nazionale, sicurezza pubblica, difesa dell’ordine, prevenzione dei reati, protezione della morale ed imparzialità del potere giudiziario. Ma proprio queste giuste restrizioni possono essere facilmente trasformate in strumenti utilizzati da Paesi autoritari per censurare la Rete. Il Consiglio d’Europa, a tal proposito, sostiene: “diverse minacce pesano su Internet; per affrontarle, è necessaria la cooperazione internazionale”.
Filomena Maria Fittipaldi