Liber@Estate 2019, grande partenza con "La Calabria silente" di Filippo Veltri
Cultura e Spettacolo Calabria Catanzaro

Liber@Estate 2019, grande partenza con "La Calabria silente" di Filippo Veltri

sabato 6 luglio, 2019

Catanzaro, 6 Luglio - Nell’incantevole scenario de “La Rotonda” di Copanello, Stalettì (CZ), ieri pomeriggio è stata inaugurata la IV edizione della rassegna Liber@Estate, ideata e curata dall’avvocato Sandro Scoppa, Presidente della Fondazione “Vincenzo Scoppa”. Alla cerimonia hanno preso parte, oltre all’avvocato, la giornalista e scrittrice Daniela Rabia che ha moderato l’evento, il sindaco di Stalettì, Alfonso Mercurio, il vicesindaco Rosario Mirarchi, l’assessore del comune di Borgia Virginia Amato e il giornalista e scrittore Filippo Veltri. La rassegna prevede un ciclo di nove presentazioni di altrettanti libri scritti da autorevoli scrittori calabresi. Subito dopo l’inaugurazione è stato presentato il primo di questi testi in cartellone, “La Calabria silente” di Filippo Veltri edito da Rubettino.

“Sono particolarmente felice questa sera perché, dopo otto anni, riparte la prestigiosa rassegna “Liber@Estate”. Per tre anni si è svolta a Soverato ed era articolata in maniera diversa. Quest’anno ritorna, a grande richiesta, con una formula itinerante, che parte da Stalettì, proseguirà a Borgia e si concluderà a fine Agosto con l’XI edizione del “Premio Liberamente” a Pizzo Calabro. Per l’inaugurazione di una manifestazione così autorevole non poteva esserci location migliore che “La Rotonda” sul mare di Copanello, scenario incantevole in un luogo dal grandissimo valore storico. Ringrazio il sindaco di Stalettì, Alfonso Mercurio, e quello di Borgia, Elisa Sacco, che hanno fortemente voluto organizzare Liber@Estate 2019 e faccio loro i complimenti per l’importante sinergia che hanno saputo creare tra i loro comuni, grazie alla quale potranno mettere in rete sia i luoghi turistici che quelli archeologici che sono tra i più belli e rilevanti dell’intera regione”. Con queste parole cariche di entusiasmo, dopo aver salutato tutti i presenti, il raggiante avvocato Sandro Scoppa ha dato inizio alla rassegna.

“È motivo di grande orgoglio per me ospitare a “La Rotonda” di Copanello la nuova edizione di questa importante manifestazione. Spero sia l’inizio di un rapporto lungo e proficuo, perché l’estate non può essere solo mare e divertimento, c’è bisogno di tanta cultura”, ha sottolineato il sindaco Alfonso Mercurio, mentre il vicesindaco Rosario Mirarchi ha orgogliosamente indicato la libreria all’ingresso del Lido nella quale i bagnanti possono prendere in comodato d’uso gratuito un libro da leggere sotto l’ombrellone.

La parola è poi passata all’assessore del comune di Borgia, Virginia Amato, che ha portato i saluti del sindaco Elisa Sacco che, per motivi di lavoro, non ha potuto essere presente, e ha aggiunto: «Sono molto felice per aver intrapreso questo percorso virtuoso in collaborazione con il comune di Stalettì. Una cooperazione indispensabile per poter al meglio valorizzare un territorio importante ma troppe volte mortificato. Per questo motivo ringrazio l’avvocato Scoppa che è stato determinante per l’avvio di questa collaborazione».

La serata è entrata, quindi, nel vivo con la presentazione de “La Calabria silente”, saggio che tanto interesse sta riscuotendo.

“È un saggio che fotografa la situazione attuale storica, sociale, culturale della Calabria e indaga in maniera particolare il silenzio assordante degli intellettuali, degli scrittori, della società civile che, evidentemente, si adoperano poco per cambiare le cose. Affronta inoltre altre tematiche, come il populismo, questo consenso fondato sul malcontento, o l’autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario e, non ultima, una critica ferrata a questo formarsi oggi sull’università dei social in cui, probabilmente, ci si alimenta in una forma di ignoranza che è, come scrive l’autore, direttamente proporzionale all’arroganza”, spiega la giornalista catanzarese Daniela Rabia nella sua introduzione.

“A fianco alle grandi questioni che sono aperte e sono compito degli amministratori, ovviamente in quota parte, c’è tutta un’altra parte che resta costantemente silente. Non sono né gli amministratori, né la politica, ma è un mondo di mezzo costituito dai cosiddetti intellettuali, dal ceto professionale che opera nelle scuole, nelle università, da chi svolge importanti ruoli nel campo delle professioni. Qual è l’aiuto che viene da tutto questo mondo alla politica? Se più persone, più segmenti sociali, più ceti, non riescono a fare rete e aiutarsi non si potrà creare mai quell’elemento di sviluppo vero, sociale, economico, occupazionale, per far sì che non si verifichi più questa triste situazione dei nostri giovani che non sono in condizione di restare e che, quindi, devono andare via. La soluzione sta nell’invito che un giorno a Catanzaro mi ha fatto don Luigi Ciotti: incominciare a fare, senza chiederci mai cosa fanno gli altri, io l’ho ascoltato e da là sono partito”, spiega l’autore che poi aggiunge:” questo libro mi è stato ordinato dalla casa editrice Rubettino quando abbiamo cominciato la discussione sulla secessione del nord. Se passa questo disegno in atto da parte di alcune regioni del nord, tra l’altro di diverso colore politico, significherebbe realmente il taglio di risorse importanti nei servizi sociali e primari di tutte le regioni del sud tranne quelle a statuto speciale. Questo progetto sta per arrivare a compimento. Ecco perché Calabria silente, vi risulta che vi sia una rivolta morale, ancor prima che sociale o politica? A me no. I governatori di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto hanno le idee chiare su quella che è la loro politica, non si capisce bene, invece, quello che noi vogliamo costruire, o meglio, è una voce troppo flebile, appunto silente. I principali responsabili, quindi, siamo noi, non altri. Organizzazioni, ceti, gruppi, associazioni, devono rompere il muro del silenzio e devono scendere finalmente in campo”.

Un’amara constatazione aggredisce poi l’autore: “Ci è stato cucito addosso un abito, dal quale noi facciamo fatica a stracciare le vesti, perché anche noi siamo convinti che questo sia l’abito buono. Se non stracciamo queste vesti non faremo un passo in avanti. Resteremo ancorati a questa narrazione. Una narrazione di comodo, di frasi fatte, di stereotipi, di luoghi comuni. Come possiamo vincere questa battaglia? Cercando di essere puntuali, precisi. Denunciando le cose negative”.

Questi i punti principali del lungo intervento dello scrittore cosentino stimolato dalle profonde riflessioni dell’avvocato Scoppa e della giornalista Rabia.

Il pubblico ha gremito numeroso l’area riservata all’evento, ha seguito con grande interesse, è intervenuto ponendo alcune domande e ha sottolineato più volte il suo gradimento con tanti applausi.

La vendita dei libri è stata curata da Eleonora Fossella e Maria Grazia Posca della libreria “Non ci resta che leggere” di Soverato.

I prossimi appuntamenti saranno il 12 Luglio con “L’opera degli ulivi” di Santo Gioffrè, il 19 Luglio con “Marzo per gli agnelli” di Mimmo Gangemi, il 27 Luglio con “Il cassetto dei sogni scomodi” di Ercole Giap Parini, e, nel mese di Agosto, giorno 2 “A schema libero” dei Lou Palanca, giorno 6  “Appunti di meccanica celeste” di Domenico Dara. Saranno presto definite le date de “Il mago di Nardodipace” di Francesco Pungitore, “La maligredi” di Gioacchino Criaco, e “Le voci dell’eco” di Daniela Rabia.

Liber@Estate


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