Cronaca

Liberata la Savina Caylyn, c'erano 5 italiani a bordo

YEMEN, 21 DICEMBRE 2011 – La petroliera Savina Caylyn è stata liberata dopo 10 mesi di sequestro da parte di pirati somali. Sarebbe stato pagato un riscatto di 11,5 milioni di dollari. I 5 italiani che erano a bordo passeranno finalmente il Natale a casa.[MORE]


La nave, della società napoletana Fratelli D’Amato, era stata presa in ostaggio l’8 febbraio 2011 vicino all’isola di Scotra (Yemen) e nell’equipaggio contava 5 italiani: Giuseppe Lubrano Lavadera, di Procida e comandante della nave; Crescenzo Guardascione, sempre di Procida e terzo ufficiale; Gianmaria Cesaro, di Sorrento e allievo di coperta; Antonio Verrecchia, di Gaeta e direttore di macchina; Eugenio Bon, di Trieste e primo ufficiale. I 22 membri dell’equipaggio, 17 indiani e 5 italiani, sono stati prigionieri dei pirati per 10 mesi, e hanno affrontato un incubo che per fortuna ora è finito. Secondo dichiarazioni provenienti da fonti vicine ai sequestratori e riportate sul Somalia Report, sarebbe stato pagato un riscatto di 11,5 milioni di dollari diviso in due rate: il primo pagamento, di 8,5 milioni, sarebbe stato recapitato di mattina presto sulla nave da un elicottero, e il secondo, di 3 milioni, verso le 12.30. Alle 14 la nave è stata liberata. Col primo pagamento sono stati rilasciati i 17 indiani e col secondo i 5 italiani. La notizia, che si sta diffondendo rapidamente, ha generato sollievo e felicità nelle famiglie dei marinai. Anche il Presidente Monti ha dichiarato di essere molto vicino ai 5 italiani e ai loro cari.

Giulia Cancedda

(fonte foto: pdbrugherio.blogspot.com)