Cronaca

Lettera del Segretario Generale dei Coisp

Riceviamo e pubblichiamo

Lettera del Segretario Generale del Coisp Franco Maccari a Vincenzo Bonaccorso.

Roma, 22 maggio 2010

"Carissimo Vincenzo,

partecipo alla Tua vicenda personale, di cittadino italiano in servizio per il tuo Paese presso l'Arma dei Carabinieri.

Un cittadino che ha scelto di vestire una divisa, il cui senso di appartenenza allo Stato ha trovato il naturale sbocco arruolandosi in un Corpo Militare, deputato alla Difesa della Repubblica e della Costituzione.

Oggi sei stato colpito da un provvedimento disciplinare per aver partecipato ad una riunione pubblica. [MORE]

Tu cittadino di questo Stato che domani potresti essere inviato, per scopo e dovere, in Iraq, Afghanistan od in un altro dei luoghi del mondo dove si lotta per ripristinare i principi di Libertà, Eguaglianza e Democrazia.

Tu, caro Vincenzo, da questo Stato vieni punito a 5 giorni di consegna per aver partecipato, sei mesi fa, ad un convegno indetto da un Sindacato di Polizia ed un'Associazione tra militari "non riconosciuta".

Cioè tra persone che hanno deciso di indossare una divisa per permettere ai cittadini di poter esprimere liberamente il proprio pensiero.

Mi chiedo se viviamo in uno Stato strabico o si sta attuando un disegno liberticida!?

Se le Forze dell'Ordine vengono rese mute, inquadrate, e subiscono l'annientamento anche del diritto di parola, saranno certamente più utili a chi le vuole trasformare in milizie.

Noi non ci stiamo. Uno Stato democratico non può e non deve reggersi su questi presupposti, caratteristici solo dei regimi dittatoriali.

La tua battaglia non sarà mai solitaria, né la tua voce isolata. Lo dimostreremo assieme al Convegno a Palermo, nella giornata dedicata alle Vittime della strage di Capaci, a quegli Uomini che non avrebbero mai accettato che si potesse imporre, con i regolamenti militari, il bavaglio alla democrazia.

Non mollare. Noi non rinunceremo a sostenerti solo per timore delle conseguenze.
Anche oggi che quel regolamento militare è stato ulteriormente inasprito per far tacere, in un solo colpo, tutte le voci che denunciano le reali condizioni di vita nell'Arma. Inviteremo assieme i parlamentari ad avvalersi delle proprie prerogative per dare voce ai cittadini in divisa, che stanno diventando i veri fantasmi di questa democrazia."

Il Segretario Generale del Coisp
Franco Maccari