Politica
Letta, su stabilità Governo: «Se cade, noi italiani pagheremo l'Imu»
ROMA, 14 SETTEMBRE 2013 – In attesa della decisione della giunta del Senato, sulla decadenza di Silvio Berlusconi, Enrico Letta precisa: «Sono convinto che mercoledì non capiterà nulla che metterà in crisi il governo. Nessuno si prenderà la responsabilità di mandare gambe all'aria il governo», tuttavia il premier avverte: «Se cade il governo noi italiani dovremmo pagare l'Imu».
Per il presidente del Consiglio: «Se il governo cadesse la legge di Stabilità la farebbe Bruxelles. Oggi abbiamo la possibilità di andare verso una legge di stabilità che preveda il taglio del cuneo fiscale, così da fare ripartire i consumi. Dal tema stabilità ed instabilità dipende tutto. Se non c'è la stabilità noi non ce la caviamo e non c'è alcuna possibilità di farcela». Alla domanda postagli da un giornalista in merito a un governo bis, il premier puntualizza: «Un Letta Bis? Io non faccio nulla che abbia a che vedere con giochi politici che mettano in difficoltà la tenuta del governo. In generale, il massimo sforzo che devo fare da presidente del consiglio è mordermi la lingua perché le questioni sono molto complesse e complicate».
E ancora: «A chi critica le larghe intese voglio chiedere quale sia l'alternativa perché la politica è proporre soluzioni, altrimenti che ti critichi? Io la avverto l'esigenza di cambiare la legge elettorale che e' evidente come sia incostituzionale. Questo punto e' per me imprescindibile».
Tornando alla vicenda sollevata nelle ultime ore, Letta ha sottolineato che «L'Italia rispetterà il rapporto deficit-pil: lo rispetteremo e basta perché ci siamo presi quegli impegni e se un governo non mantiene gli impegni perde credibilità. Non è che l'Europa ha lanciato un allarme sul fatto che ce la faremo o meno a rispettare il rapporto deficit-pil. Noi siamo sul filo rispetto ai conti pubblici, abbiamo preso degli impegni, abbiamo fatto investimenti sulla scuola, sulla cultura, due grandi temi su cui il nostro paese era indietro da tempo».
Infine, Letta precisa: «Non esiste un problema che si chiama Matteo Renzi», assicurando che, in merito alla battuta del sindaco di Firenze a Porta a Porta: «Non mi ha offeso, tutti i problemi tirati dalla stampa, non esistono».
(Fonte: Ansa. Foto: oggi.it)
Rosy Merola [MORE]