Politica

Letta, oggi si chiude il ventennio politico di Berlusconi

ROMA, 6 OTTOBRE 2013 - «Penso che mercoledì scorso si sia chiusa una stagione politica durata vent’anni, la pagina è sicuramente voltata in modo definitivo». Lo ha detto il premier Enrico Letta questa mattina, ospite del programma “L’intervista” di Maria Latella, su SkyTG24. Ottimista circa il futuro del suo esecutivo, il presidente del Consiglio ripercorre gli eventi politici dell’ultima settimana descrivendo un Berlusconi che tenta di far cadere il governo e non vi riesce, trovandosi a gestire il disaccordo del vicepremier Angelino Alfano.

«Rimango fermamente convinto che tutto il nostro partito debba votare la fiducia a Letta», aveva detto il numero due del Pdl in un comunicato alla vigilia del voto di fiducia. Inevitabile dunque per il premier toccare durante l’intervista anche il tema della leadership del centrodestra. Letta si è detto «rispettoso» del travaglio interno vissuto dal Pdl in questi giorni: «Alfano ha affermato una leadership forte e marcata: è stato sfidato e ha vinto. Ora trovino modi e forme perché quello che è accaduto non accada più».

La fiducia ricevuta alla Camera e al Senato è, secondo Letta, un sì che il parlamento esprime in sintonia con la volontà del paese. Su quali siano le prime questioni da affrontare, il premier pare avere le idee chiare: finanziamento pubblico ai partiti, cuneo fiscale, aumento dell’Iva. E, su quest’ultimo, spiega: «Nelle prossime settimane presenteremo una legge di stabilità e lavoreremo per mettere ordine nelle aliquote dell'Iva. Lo faremo tenendo conto dei problemi della finanza pubblica».

Riguardo all’abolizione dei fondi statali ai partiti Letta precisa che, se il parlamento non la varerà entro la fine dell’autunno, il governo interverrà con un decreto legge. È invece nel 2014 che il presidente del Consiglio colloca la questione dell’abbattimento del cuneo fiscale: «Nel 2014 i lavoratori italiani avranno un beneficio in busta paga. Ne discuteremo con le parti sociali e ci saranno vantaggi anche per le imprese». Tra queste ultime, a beneficiare in modo particolare dell’auspicata riforma, saranno quelle che assumono con contratti a tempo indeterminato.

Impossibile infine non ricordare la tragedia di Lampedusa e la necessità di affrontare in maniera diversa l’immigrazione e il dramma umano che questa comporta. «È cambiato tutto negli ultimi due anni», afferma Letta. «La maggior parte dei migranti non viene da noi per motivi economici, oggi il punto è che vengono da stati in guerra». E aggiunge: «Noi abbiamo bisogno dell’Unione Europea, abbiamo chiesto a Barroso di venire e mercoledì mattina sarà a Lampedusa accompagnato da Alfano».

(Foto da: daily.wired.it)

Sara Chessa [MORE]