Letta: «No a intervento militare italiano in Siria senza l'Onu»
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FIRENZE, 01 SETTEMBRE 2013-«Sono momenti difficili per la comunità internazionale. L’opinione pubblica italiana è stata drammaticamente turbata dalle immagini delle vittime dell’uso di armi chimiche. Dobbiamo fare di tutto perché non accada più. Il regime di Assad possiede arsenali di armi chimiche, il cui uso è un crimine contro l’umanità. Comprendiamo l’iniziativa di Stati Uniti e Francia, alla quale però, senza le Nazioni Unite, non possiamo partecipare». Se Obama e Hollande fremono per un intervento militare in Siria, il premier Enrico Letta fa eco alle parole del Ministro degli Esteri Emma Bonino e così interviene in merito all’eventuale appoggio dell’Italia.
«La settimana prossima a San Pietroburgo faremo di tutto perché si trovi una soluzione politica al dramma siriano -si legge in una nota- che ha già prodotto un numero intollerabile di vittime e di profughi. La rapida convocazione di Ginevra 2 è oramai ineludibile».
Sulla stessa lunghezza d’onda il ministro della Difesa Mario Mauro che ribadisce «il legame fra Stati Uniti e Italia, come fra gli Stati Uniti e altri paesi dell’Unione europea, rimane solido», così come «è altrettanto solido» quello con la Francia e con la Gran Bretagna. Per Mauro, l’intervento di Usa o Francia in Siria deve essere considerato «una sorta di segnale alla dittatura di Assad e non una guerra vera e propria». «Occorre continuare gli sforzi per privilegiare l’opzione politica - ha aggiunto Mauro - e legarsi al pronunciamento dell’Onu che sarà frutto di approfondite analisi del lavoro degli ispettori».[MORE]
Davide Scaglione