Politica
Letta a Grillo: "Io taglio lo stipendio ai ministri, lui nemmeno la diaria"
ROMA, 10 MAGGIO 2013 - Il problema di «cresta» esiste e lo ha ammesso anche Beppe Grillo: ‹‹Un piccolo gruppo di parlamentari non vuole restituire la parte rimanente delle spese non sostenute».
Quello relativo alla restituzione della diaria era uno dei punti cardine del programma dei grillini ma ora sembra che parte degli eletti del Movimento 5 Stelle non sia più così convinto riguardo la questione.[MORE]
«Nel Codice di Comportamento, sottoscritto dai candidati, il trattamento economico era chiaro- prosegue il leader del M5S in un post apparso sul suo blog- 5.000 euro lordi e le spese sostenute a piè di lista con la rendicontazione. Il resto andava restituito con modalità da definire da parte dei gruppi parlamentari: onlus, fondi di microcredito alle imprese, ecc.».
Grillo ha poi parlato del nuovo governo, soffermandosi in particolare su Enrico Letta che il comico genovese ha definito ‹‹nipote di suo zio di professione››.
«Veramente sono 46 anni che faccio il nipote» ha replicato Letta al termine dell’incontro a palazzo Chigi col presidente del Parlamento europeo Martin Schulz.
‹‹Io con un decreto toglierò lo stipendio ai ministri –ha proseguito il presidente del Consiglio- e lui vedo che non riesce a togliere la diaria ai suoi parlamentari che invece che si ribellano››.
Lo stesso Schulz si è schierato al fianco di Letta nel criticare l’atteggiamento di Grillo: «Di solito quelli che alzano più la voce poi non amano assumersi le responsabilità›› ha detto durante la conferenza stampa successiva all'incontro con Letta. ‹‹Non ho nessuna paura di lui, neanche di un suo eventuale tour europeo›› ha proseguito Schulz, precisando che ‹‹in Europa non è l'unico caso di questo tipo: io ho a che fare con tante varianti di Grillo››. ‹‹La mia bandiera ha 12 stelle, sono il movimento 12 stelle, per questo non mi fa paura›› ha affermato riferendosi al simbolo dell’Unione Europea.
Paolo Massari