Politica
Legittima difesa, scontro nella maggioranza su provvedimento: il testo ritorna in Commissione
ROMA, 21 APRILE 2016 – E’ ancora scontro all'interno della maggioranza per la proposta di legge sulla legittima difesa, arrivata oggi in Aula alla Camera per la seconda volta, dopo un iniziale rinvio. Il testo torna in Commissione Giustizia. [MORE]
Le modifiche da apportare al codice penale non hanno trovato l'accordo tra Pd e Ncd. Il partito democratico, infatti, vorrebbe una linea più morbida rispetto al testo presentato dalla Lega, ma Ncd lo accusa di orientarsi verso una soluzione troppo soft.
Anche Area popolare, tramite Antonio Marotta, si è detta a favore del rinvio in Commissione, chiedendo un ulteriore approfondimento. Ap vorrebbe inserire nel testo attuale norme specifiche a tutela dei minori. L'Aula della Camera ha accolto la richiesta, con 160 voti di scarto.
La riforma nasce su iniziativa della Lega, che ha chiesto di modificare l'articolo 52 del codice penale. La richiesta del Carroccio, appoggiata da Fratelli d'Italia e da una parte di Forza Italia, è che la legittima difesa venga riconosciuta sempre per chi sorprende un ladro nella propria abitazione o nel proprio ufficio. Tuttavia il Pd, con un 'blitz' durante l'esame in commissione, ha approvato un emendamento che modifica strutturalmente il testo, andando ad agire non sul 52 ma sull'articolo 59 del Codice penale. Pertanto, la Lega, infuriata, non solo ha ritirato le firme in calce alla proposta di legge, ma ne ha ripresentata una sua, rimettendo inoltre l'incarico di mandato al relatore, affidato a Nicola Molteni.
Il capogruppo dei deputati Dem, Ettore Rosato, ha spiegato che la vera priorità è «il complesso di riforme sulla giustizia che sono ferme al Senato», tra cui anche le intercettazioni e la prescrizione. Rosato, in merito al testo, ha precisato: «Stiamo a guardare quali sono i miglioramenti che verranno proposti e li valuteremo con grande attenzione. Se ci sono benissimo e li implementeremo».
«La linea della Lega è demagogica e populista. Si tratta di un tema delicato che non può essere strumentalizzato», però, «se qualcuno, dalla maggioranza o dall'opposizione, dovesse chiedere un ulteriore approfondimento, non faremo certo le barricate», ha detto il capogruppo Pd in Commissione Giustizia, Walter Verini.
«Il nostro asse resta lo stesso – ha aggiunto Verdini - già oggi la norma sulla legittima difesa è soddisfacente e l'emendamento Ermini, che agisce sull'articolo 59 del codice, tutela chi è indotto nell'errore di valutazione nel difendersi, è un ulteriore aiuto ai magistrati per l'interpretazione. Se gli alleati di governo dentro questa linea avessero delle proposte migliorative ne discuteremo senza chiusure».
Contrario ad un’ulteriore proroga anche il Movimento 5 stelle: «Siamo contro un rinvio in Commissione, perché significa ancora una volta limitare le prerogative dell'opposizione», ha dichiarato Vittorio Ferraresi, deputato 5 Stelle componente della Commissione Giustizia. «Nel merito siamo pronti a discutere sia la proposta del Pd che della Lega. Vedremo in Aula quando si entrerà nel merito delle proposte», ha concluso Ferraresi.
Idv non è disposto ad accettare «un compromesso al ribasso raggiunto sulla pelle della sicurezza dei cittadini», ha commentato il segretario nazionale dell'Italia dei Valori, Ignazio Messina, che, rivolgendosi al leader della Lega Salvini, ha attaccato: «Ora i leghisti fanno tanto baccano sulla legittima difesa, ma è chiaro a tutti che su questo tema vogliono solo fare propaganda».
[foto: rainews.it]
Antonella Sica