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Legittima difesa, D'Agostino (Scelta Civica): "Non punire chi si difende a casa"
ROMA, 3 MAGGIO – Angelo D’Agostino, deputato di Scelta Civica, è oggi intervenuto sul tema della legittima difesa dichiarando che “il Parlamento deve garantire ai cittadini non soltanto il diritto a difendersi, ma anche quello a non subire le conseguenze di una reazione che non sempre può essere proporzionata alle circostanze”.
D’Agostino ha dunque parlato della necessità di riformare l’articolo 52 del codice penale, introducendo l’esclusione della colpa se la reazione consegue all’introduzione altrui nella propria abitazione.[MORE]
“Trovarsi degli estranei in casa, armati e malintenzionati, non può che essere fonte di grande turbamento per la stragrande maggioranza delle famiglie italiane. E’ giusto tutelare chi reagisce, per evitare che oltre al danno, debba subire anche procedimenti lunghi e costosi” ha poi affermato il deputato, che ha inoltre ricordato come la sicurezza dei cittadini passi anche per il controllo del territorio, e non soltanto da una riforma dell’istituto della legittima difesa.
A questo proposito, lo stesso D’Agostino ha presentato un ordine del giorno la cui approvazione impegnerebbe il Governo ad aumentare i finanziamenti alle forze dell’ordine per un maggior controllo del territorio.
La legittima difesa è disciplinata dall’articolo 52 del codice penale, il quale stabilisce la non punibilità di chi commetta un fatto essendovi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio o altrui da un pericolo attuale di un’offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa.
Lo stesso articolo 52, tuttavia, letto in combinato con l’articolo 614 delinea una fattispecie particolare di legittima difesa, estremamente vicina a quella che viene comunemente chiamata come difesa domiciliare. Il rapporto di proporzionalità, necessario perché si abbia la non punibilità, è infatti ritenuto sussistente se l’aggressione sia avvenuta nei luoghi di abitazione o di privata dimora e se l’aggredito abbia utilizzato un’arma legittimamente detenuta o un altro mezzo per difendere se stesso o altri, oppure per proteggere i propri beni ove l’aggressore non abbia desistito.
La difesa in casa, è in sostanza, quasi sempre legittima a meno che non sfoci in una deliberata aggressione, come può accadere nell'ipotesi in cui si colpisca un aggressore in fuga.
In ogni caso, l’accertamento della legittimità della difesa deve necessariamente passare per il vaglio del giudice: in assenza, sarebbe impossibile verificare quando, effettivamente, si tratti di aggressione giusta in risposta ad un’altra aggressione e quando invece venga oltrepassato il limite.
Paolo Fernandes
Foto: ilfattoquotidiano.it