Cronaca

"Leggere senza pregiudizi", la proposta della consigliera veneziana Seibezzi che fa discutere

VENEZIA, 8 FEBBRAIO 2014- Camilla Seibezzi non è nuova a proposte che non piacciono. La consigliera di Venezia delegata ai Diritti Civili ha sottoposto alla valutazione dei membri del Consiglio di Cà Farsetti un programma per gli asili dal titolo “Leggere senza pregiudizi” per aiutare i bambini a crescere senza stereotipi nei confronti dei coetanei con genitori stranieri, separati o omosessuali. Le reazioni non sono state quelle sperate.

“Materiale di propaganda gay” l’ha definito il senatore Carlo Giovanardi, lanciando lo slogan “giù le mani dai bambini”. “Cervellotici esperimenti che segnalano soltanto la confusione mentale di chi li vuole imporre a creature innocenti” ha commentato l’esponente del Nuovo Centrodestra. Sulla stessa linea, ma con toni più pacati, il parlamentare Udc Antonio De Poli, che definisce il progetto “una scelta azzardata ed infelice”. Il progetto proposto da Seibezzi ha già dunque incontrato numerose critiche. Già nota per la proposta di eliminare dai moduli i termini “mamma” e “papà” e sostituirli con “genitore 1” e “genitore 2”, alla quale Cà Farsetti ha dato il via libera, Seibezzi ci riprova proponendo il progetto “Leggere senza stereotipi”. Si tratta di far entrare negli asili libri illustrati contro l’omofobia e il razzismo. Costo del progetto: 9.800 euro.

Federica Sterza

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