Politica
Legge elettorale, Titolo V Costituzione "inadeguato"
ROMA, 27 FEBBRAIO 2014 – Dopo la pausa dettata dalla crisi e dalla formazione del nuovo esecutivo, la conferenza dei capigruppo della Camera, questa mattina, ha stabilito che l’esame della legge elettorale sarà ripreso in Aula dal pomeriggio di martedì prossimo 4 marzo, quando si darà il via alle votazioni degli emendamenti. I tempi dell’esame sono stati contingentati: i deputati disporranno di circa 20 ore prima della votazione finale; conseguentemente, il nuovo testo di legge dovrebbe arrivare in settimana.
Sempre stamane, il presidente della Corte Costituzionale Gaetano Silvestri, nella sua relazione sulla giurisprudenza dell’ultimo anno, ha osservato che «La legge elettorale deve prevedere un meccanismo di trasformazione dei voti in seggi che, pur assicurando la necessaria rappresentanza alle diverse articolazioni della società civile, miri a rendere possibile la formazione di governi stabili, fondati su maggioranze non fluttuanti». Il presidente ha inoltre aggiunto che «la Corte non ha un suo modello elettorale da imporre o proporre. Questa Corte, con la sentenza numero 1 del 2014, non ha esposto una propria formula elettorale, né avrebbe potuto farlo, ma si è limitata a dichiarare costituzionalmente illegittime alcune norme della legge elettorale oggetto di censura da parte della Corte di Cassazione». In merito all’individuazione del sistema più opportuno, per Silvestri, «l’arco delle scelte del legislatore è molto ampio, a condizione che non venga irragionevolmente alterato il rapporto di proporzianalità e, quindi, l’equilibrio tra rappresentanza e governabilità».[MORE]
Infine, Silvestri ha evidenziato il problema dell’«alto contenzioso Stato-Regioni», incrementato da «un sistema di riparto delle funzioni tracciato dal Titolo V della Costituzione che rivela ogni giorno di più la sua inadeguatezza».
(Foto: huffingtonpost.it )
Domenico Carelli