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Legge Elettorale, scontro Pd-Casini. Oggi la commissione Affari Costituzionali torna a discutere

ROMA, 7 NOVEMBRE - Doveva essere un alleato, ma al momento è ancora schierato con i rivali. Pier Ferdinando Casini e l’Udc hanno votato l’emendamento sulla legge elettorale proposto da Francesco Rutelli, che assegna il premio di maggioranza alla lista che ha ottenuto almeno il 42,5 per cento delle preferenze.[MORE]

Pierluigi Bersani, di fronte all’approvazione dell’emendamento, ha attaccato coloro che alla Commissione Affari Costituzionali hanno fatto passare la modifica al testo, cioè Pdl e Lega, oltre all’Udc: «Non può essere accettata una legge elettorale che certifica in partenza l’ingovernabilità. Non è un problema del Pd, ma dell’Italia».

«È una cosa lunare» commenta Casini, a proposito dell’esternazioni del segretario del Partito Democratico. «Vogliamo lasciare una legge elettorale che permette a Bersani e Vendola di raggiungere il 55 per cento con il 30 per cento dei voti?». Poi l’ultima stoccata al Pd: «Se vuole tenersi il Porcellum, lo dica chiaramente. Forse in questi anni si è convinto che in fondo è una buona legge».

«Nessuno vuole il 55 per cento dei seggi con il 30 per cento dei voti. Casini eviti di scherzare su un tema così serio. Non è proprio il caso. Il punto è che si sta parlando di una riforma elettorale che in premessa nega ogni possibile governabilità» gli ha risposto il coordinatore della segretaria nazionale del Pd, Maurizio Migliavacca.

Chi non è rimasto sorpreso dalla posizione di Casini è Nichi Vendola, per il quale il leader dell’Udc ha gettato la maschera e fatto già la sua scelta di campo: « Vedo che Casini si è ritrovato con gli antichi alleati, con il Pdl, con la Lega e persino, con, come si chiama, Rutelli, che era in quei paraggi». Il Governatore della Puglia, poi, espone la sua linea di pensiero sull’emendamento al testo di Malan e la modifica del Porcellum: «L’idea che la legge elettorale - dice il governatore della Puglia - debba essere sempre un tentativo al fotofinish di cambiare le regole del gioco per produrre un risultato differente alla fine della partita, è insopportabile».

Intanto, Carlo Vizzini, presidente della commissione Affari Costituzionali, ha annunciato che «dopo lo strappo di ieri, la commissione si riunirà direttamente in seduta notturna, stasera alle 20.30, per consentire lo svolgimento di un incontro tra le forze politiche» in merito alla soglia per far scattare il premio alla coalizione.

Foto: foggiapress.it

Giovanni Gaeta