Politica
Legge di Stabilità: la mazzata scatena i Comuni
ROMA, 19 DICEMBRE 2013 - Le dichiarazioni di voto partiranno domani a partire dalle 10.30, ma la Legge di Stabilità crea già problemi con i Comuni, che sono intenzionati a rivolgersi direttamente da Giorgio Napolitano.
L'incontro con il Presidente della Repubblica si rende necessario: "(...) per manifestare nel modo più formale ed autorevole il profondo disagio di migliaia di sindaci e amministratori locali" spiega il presidente dell'Anci Piero Fassino. A causa dei nuovi tagli imposti dalla Legge di Stabilità, sarà impossibile per i Comuni affrontare le spese quotidiane e mantenere i servizi di base nelle città.[MORE]
La situazione politica si fa ancora più tesa: secondo Fassino, l'accordo tra Comuni e Governo dei giorni 7 e 28 Agosto 2013 aveva stabito l'addio a nuovi tagli per gli enti locali fino al 2014. Promesse disattese, nonostante i sacrifici già fatti dai Comuni a partire dal 2007.
Anche le opposizioni sono nettamente avverse alla Legge di Stabilità: il Movimento Cinque Stelle parla di "marchette", rispetto a un taglio delle spese nazionali mai realizzato per intero, mentre per Fratelli d'Italia la Legge di Stabilità non è altro che una riforma finanziaria dal nome cambiato.
La Fiducia sul provvedimento sarà domani per la Camera e il 23 Dicembre al Senato, dove i numeri sono ancora tutti da definire.
Annarita Faggioni
Fonte: Repubblica.it