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CATANZARO, 10 OTTOBRE 2012 - ''Questa mattina, a Catanzaro, durante la nostra audizione alla conferenza dei servizi per la riattivazione della centrale del Mercure, a Laino Borgo (Cs), abbiamo ribadito la contrarietà di Legambiente al progetto di Enel che non tiene conto che la centrale è in un Parco nazionale, è sovradimensionata e che per la sua alimentazione a biomassa vergine occorre deforestare l'intero appennino meridionale''. Questo il commento di Franco Falcone, presidente di Legambiente Calabria, che questa mattina a Catanzaro, in un clima surriscaldano dalla presenza di centinaia di lavoratori di aziende boschive che presidiavano la sede dell'Assessorato regionale alle attività [MORE]
produttive, ai quali ha espresso solidarietà e comprensione per la lotta per il lavoro, è stato sentito dalla Conferenza dei servizi alla quale ha consegno un dossier dell'associazione a sostegno delle sue tesi contrarie all'attivazione della mega-centrale a biomasse nel Parco nazionale del Pollino, la più grande area protetta d'Europa.