La giostra della legalita'

LegalMente verso una cittadinanza partecipata

TRAPANI, 26 APRILE 2012 - Quando a scuola abbiamo saputo dell’avvio del progetto “LegalMente”, siamo stati più che altro incuriositi. Non era un progetto “tradizionale”, diciamo. Non era l’opportunità di recuperare qualche insufficienza in alcune materie e non era un corso che riguardava una materia specifica. Non era un progetto di Matematica, di Italiano o di Lingua straniera. Era un progetto sulla Legalità.

Alcuni di noi avevano già partecipato lo scorso anno ad un altro corso - guidato sempre dalla professoressa Caterina Mangiaracina - sulla Legalità (nello specifico, si trattava di un approfondimento sull’art. 21 della Costituzione), ma questo era più articolato anche perché strutturato su due segmenti diversi: uno sullo Statuto degli enti locali e della Regione Sicilia e uno sul fenomeno legato alla mafia e all’antimafia. Incuriositi, abbiamo chiesto di poterci iscrivere e abbiamo iniziato questa avventura che, dall’inizio dell’anno scolastico ad oggi, ci ha portati a confrontarci con diversi contesti, finora piuttosto sconosciuti o sentiti un po’ lontani dal nostro mondo. In questi mesi, abbiamo avuto modo di conoscere rappresentati istituzionali e di dialogare con loro e abbiamo avuto modo di conoscere più da vicino il funzionamento della macchina amministrativa che spesso è sconosciuta ai più. In tanti, infatti, sanno cos’è il Comune, la Provincia o la Regione, ma non sempre il cittadino sa che è possibile interloquire con loro per rafforzare la partecipazione alla vita della comunità. E da siciliani abbiamo avuto modo di approfondire l’importanza dello Statuto Speciale della nostra Regione.[MORE]

Impensabile per noi, inoltre e fino a qualche settimana fa, l’idea di potere assistere ad una udienza in Tribunale. Eppure lo abbiamo fatto e di questa esperienza siamo rimasti profondamente interessati, tanto che nelle prossime settimane pensiamo di tornare sull’esperienza scrivendo dei pezzi solo su di essa. Per il momento, possiamo dire che, attraverso le diverse attività programmate, ci sentiamo sempre più consapevoli di quanto sia importante il rispetto delle regole, non solo a tutela degli altri, ma anche e soprattutto a tutela di noi stessi e, quindi, della convivenza civile.

Stiamo diventando sempre più coscienti di quanto sia importante essere informati su ciò che ci accade intorno perché è importante che le scelte che facciamo e che faremo siano consapevoli. Comprendiamo sempre di più che la cultura della legalità è tante cose, che essa si diffonde anche e soprattutto a partire dalle piccole cose, che l’esercizio consapevole dei diritti parte anche e soprattutto dal rispetto delle regole e dei doveri che ognuno di noi ha verso se stesso, verso gli altri e verso le cose. Ancora molte attività ci attendono. Per il modulo sullo Statuto, dopo avere partecipato, nei mesi scorsi, ad una seduta di Giunta del Comune di Trapani ed avere elaborato la simulazione di un progetto di cittadinanza partecipata che riguarda il nostro territorio, andremo all’Assemblea Regionale Siciliana e visiteremo la sede della Provincia. Per l’approfondimento su mafia e antimafia, invece, dopo avere partecipato, nelle scorse settimane, ad una delle udienze del processo Rostagno, avere incontrato don Ciotti (di Libera), il presidente di Confindustria Trapani, Davide Durante, il presidente del comitato antiracket di Confindustria Trapani, Paolo Salerno,incontreremo magistrati e giornalisti che si sono occupati di mafia, imprenditori che si sono ribellati al pizzo, visiteremo beni confiscati alla mafia. Insomma, un’avventura che continueremo a scoprire strada facendo e di cui non vediamo l’ora di conoscere le ulteriori tappe.

 

(foto: eurtorrinolive.it)
Gli studenti di “LegalMente”
Istituto d’Istruzione Superiore “Giovanni Biagio Amico”
Trapani