Politica
Legalizzazione cannabis, presentato disegno di legge con firme bipartisan
ROMA, 15 LUGLIO 2015 - Oltre duecento parlamentari hanno sottoscritto la proposta di legge presentata questa mattina a Montecitorio dall’Intergruppo parlamentare per la legalizzazione della cannabis. «Una misura di civiltà contro le mafie e l'aumento dei processi», questo il commento del promotore dell'Intergruppo, Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Affari Esteri. [MORE]
«Mi auguro che anche esponenti del centrodestra sottoscrivano la proposta di legge perché il loro contributo potrebbe essere importante. Spero inoltre che il governo si rimetta all'Aula. La proposta è serissima, è ai massimi standard internazionali: le cose che ci dividono sono davvero minime», ha dichiarato, nel corso di una conferenza stampa alla Camera, Pippo Civati, co-firmatario della proposta di legge.
Un provvedimento importante «per il suo valore liberale, economico, e anche per il rispetto di chi non sta bene e si serve della cannabis per scopi terapeutici», ha proseguito il deputato.
Entusiasta anche Ermete Realacci, parlamentare Pd e co-firmatario, che in una nota ha scritto: «Giusta e condivisibile la proposta di legge per legalizzare la cannabis promossa dall'intergruppo parlamentare presieduto da Benedetto Della Vedova e presentata in conferenza stampa dallo stesso sottosegretario agli Esteri. Un testo che ho sottoscritto convintamente, che affronta il fallimento del proibizionismo e segue l'esempio che arriva a livello internazionale da Paesi importanti come gli Stai Uniti, dove già oggi in più di 20 Stati federali la marijuana è depenalizzata. Una legge che ha in parlamento un consenso ampio, visti i 218 sottoscrittori, e va nella stessa direzione della mia proposta di legge (AC 76) per la cannabis terapeutica».
Di parere contrario, invece, il leader della Lega Matteo Salvini che ha dichiarato di essere «personalmente favorevole alla legalizzazione della prostituzione perché fino a prova contraria il sesso non fa male la cannabis sì».
Cosa prevede la proposta
«I maggiorenni potranno detenere una modica quantità di cannabis per uso ricreativo, 15 grammi a casa e 5 grammi fuori casa. Divieto assoluto per i minorenni», ha spiegato Della Vedova illustrando il primo punto della proposta.
«Sarà inoltre possibile coltivare in casa fino a cinque piante e detenere il prodotto da esse ottenuto, previa una semplice comunicazione. È invece vietata la vendita del raccolto e la comunicazione, attraverso una modifica della legge sulla privacy, sarà trattata come richiesto dai dati sensibili», ha proseguito il ministro.
Consentiti anche i Cannabis Social club per la coltivazione in forma associata in enti senza fini di lucro e la vendita al dettaglio in negozi dedicati forniti di licenza dei Monopoli e previa autorizzazione. Inoltre, saranno semplificate le modalità di consegna, prescrizione e dispensazione dei farmaci a base di cannabis. Restano invece il divieto di fumo in luoghi pubblici e il divieto di guida in stato di alterazione.
I proventi derivanti dalla legalizzazione, prevede infine la proposta, saranno destinati per il 5% a finanziare il Fondo nazionale per la lotta alla droga.
[foto: ilgiornale.it]
Antonella Sica