Politica

Lega, Via anche Renzo, il figlio del Senatur

MILANO, 09 APRILE 2012- Continuano le "pulizie di primavera" in casa Lega. Così, questa volta, a rassegnare le dimissioni da consigliere della Regione Lombardia è Renzo Bossi che dichiara,"Non sono indagato, ma credo che sia giusto e opportuno per il mio movimento fare un passo indietro". Aggiunge il figlio del Senatur, "Sono fiducioso che la magistratura sappia dare le risposte. E' giusto e opportuno farsi da parte, sono sereno e so benissimo cosa ho fatto", anche se la documentazione in mano agl'inquirenti sembra evidenziare tutt'altro. Infatti, Renato Bossi, risulta essere il membro della 'Famiglia', che più faceva ricorso ai soldi dei rimborsi elettorali della Lega.

L'uso delle suddette somme di denaro, ad opera di Bossi Junior, sembrerebbero essere state confermate dall'autista (per tre mesi nel 2009) e bodyguard del figlio del Senatur, Alessandro Marmello, che in un'intervista al settimanale 'Oggi' (in edicola domani) dichiara, "Non ce la faccio più, non voglio continuare a passare soldi al figlio di Umberto Bossi in questo modo: è denaro contante che ritiro dalle casse della Lega a mio nome, sotto la mia responsabilità. Lui incassa e non fa una piega, se lo mette in tasca come fosse la cosa più naturale del mondo. Adesso basta, sono una persona onesta, a questo gioco non ci voglio più stare".

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Il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, ha così commentato la decisione di renzo Bossi su twitter, "Leggo l'annuncio delle dimissioni di Renzo Bossi dal Consiglio regionale della Lombardia. Bene così". Intanto, a Pontida, è spunta la scritta 'Ladroni a casa nostra', che fa il verso alla storica frase 'Padroni a casa nostra'.

(Fonti: Ansa, Adnkronos)

Rosy Merola