Calcio Serie B
Lega Pro, Catanzaro tutto cuore: buon pari in rimonta a Lecce [VIDEO]
LECCE, 15 NOVEMBRE 2014 - Il big-match di giornata è a tinte giallorosse: infatti la tredicesima giornata di Lega Pro, per il girone C, offre la sfida fra Lecce e Catanzaro. La sfida del Via del Mare è partita 'storica': per ben 11 volte le due formazioni si sono sfidate, col palmarès che sorride alla formazione calabrese. Oggi, sono 5 i punti che dividono le due compagini in classifica, che arrivano con umori differenti. [MORE]
I giallorossi salentini arrivano sicuramente meglio al match: in piena lotta per la seconda piazza, Moscardelli e compagni inseguono la capolista Benevento. I giallorossi di Calabria, per l'occasione in tenuta bianca, invece non possono sorridere, sia per via di una classifica non drammatica ma al di sotto delle attese di inizio stagione, sia per le vicende in panchina: mister Moriero, strano scherzo del destino, è stato esonerato prima del ritorno nella 'sua' Lecce, un anno dopo l'allontanamento proprio dalla panchina salentina. Chi guiderà i calabresi dall'area tecnica sarà oggi mister D'Urso, collaboratore tecnico che segue il Catanzaro da ormai diverse stagioni.
Lerda sceglie un 4-3-3: Moscardelli libero di svariare dietro Doumbia e Della Rocca. D'Urso, alla prima panchina in Lega Pro, rivoluzione la squadra che fu di Checco Moriero: difesa a tre con Di Chiara e Daffara esterni nel centrocampo muscolare Pacciardi-Maiorano-Vacca . Avanti Fofana terminale offensivo con Kamara a rifornirlo.L'avvio di ambedue le due formazioni è brillante dal punto di vista fisico: il Catanzaro accenna un pressing alto sul portatore di palla salentino, cercando di prendere in mano le redini del gioco. Il possesso di palla iniziale delle aquile non impensierisce Caglioni, praticamente mai impegnato. E' il Lecce a sembrare più pericoloso quando tenta l'affondo, mandando in affanno la difesa non collaudatissima catanzarese. Infatti, al 21' è proprio il Lecce a colpire, fatalmente, per primo: discesa da destra di Mannini, che disegna una traiettoria perfetta per Doumbia: il francese, completamente solo, colpisce di prima intenzione insaccando alle spalle di Scuffia.
Non c'è la reazione catanzarese, è troppo timido il pressing ospite: solo al 26' il primo vero brivido per i tanti tifosi leccesi arrivati al Via del Mare, col tiro, dal cuore dell'area, di Pacciardi murato da Mannini. Sulla ribattuta Di Chiara tenta la conclusione, che taglia tutta l'area ma si spegne a lato. Per tutto il primo tempo il tandem Doumbia-Lopez ha creato non pochi problemi sulla fascia di sinistra, ed è proprio da Lopez che, al 32', parte un cross insidiosissimo, non sfruttato da Lepore. Di certo Doumbia è l'uomo più in palla dei giallorossi di Lecce: 34esimo minuto, il francese salta il centrale catanzarese e mette il pallone in mezzo: allontana come può la retroguardia. La reazione catanzarese non produce sortite offensive di rilievo, l'attacco è rifornito da pochi palloni giocabili, e il folto centrocampo garantisce un possesso palla sterile, molto spesso nella propria metà campo. Catanzaro che recrimina solo per un episodio su Maiorano: il mediano cade in area, c'è una leggera spinta ma il direttore di gara opta per un giallo da simulazione.
E' il solito Doumbia, che in un momento di equilibrio del match, sale in cattedra al 42': dai 40 metri, vede fuori dai pali Scuffia e sgancia il tiro. Si inventa un gran gol, il francese: la sfera si insacca e regala il doppio vantaggio. Prima frazione di gioco in cui i padroni di casa non hanno, di certo, entusiasmato ma meritatamente chiudono avanti. La ripresa inizia senza variazioni nelle formazioni. Nonostante il doppio vantaggio, è il Lecce che controlla il match cercando di non concedere varchi: la diga delle aquile a centrocampo non crea gioco e le idee latitano. L'uomo-partita Doumbia viene sostituito da Carrozza: Lerda mantiene il tridente ma inserisce forze fresche, pronte a ripiegare per dare una mano dietro. Il Catanzaro intimorisce i salentini solo al 62', quando Di Chiara raccoglie un pallone in area e tenta il tiro rasoterra: Caglioni è però attento. Ancora Di Chiara, che ha spinto molto nel secondo tempo, mette in mezzo due minuti dopo, ma nessuno in area è pronto a raccogliere il passaggio.
Quando manca mezz'ora per riaprire il match, è il Catanzaro che alza i ritmi, giocando anche palle alte dalle corsie esterne, cosa che latitava nella prima frazione di gioco. Ed è un traversone dal lato sinistro di Di Chiara che causa il black-out della difesa salentina al minuto 67': il cross viene raccolto da Fofana, che rimette la palla tesa al centro: il neo-entrato Ilari, in tuffo, manda in rete. Ci crede la formazione di D'Urso, gli scambi diventano più veloci ed efficaci. Daffara viene liberato in area, ma il tiro-cross che aveva beffato Caglioni, viene neutralizzato da un difensore leccese, prima che possa finire in rete. Al 77' i 4000 tifosi di casa trattengono il fiato: il calcio di punizione battuto da Di Chiara sull'out di destra, crea confusione in area, ma nessun catanzarese trova il tap-in vincente.
Gli ultimi dieci minuti di gioco sono tutti del Catanzaro, con la squadra del Presidente Cosentino che attenaglia il Lecce nella propria metà campo: Lerda passa al 5-3-2 con l'ingresso di Vinetot al posto di un evanescente Della Rocca, e si schiera a protezione del vantaggio. Ma il muro salentino crolla in pieno recupero: Maiorano da fuori sgancia un tiro rasoterra, che si stampa sul palo interno e si insacca. Le partite durano novanta minuti e il Catanzaro c'ha creduto fino alla fine, agguantando un pari cercato con forza, iniezione di fiducia per ripartire.
Lecce non spettacolare e dalle due facce: cinico nel primo tempo ma arrendevole nella seconda frazione di gioco. Doumbia, con due giocate eccelse che lo stanno riportando agli ottimi livelli della scorsa stagione, costruisce il doppio vantaggio, sciupato dai ragazzi di Lerda. Il Catanzaro è bello solo nei 30 minuti finali, in cui l'assalto per agguantare il pareggio mostra ottimi spunti da cui si potrà riaccendere il motore ingolfato della corazzata giallorossa. Nel resto della partita sono state poche le idee dei centrocampisti calabresi: tanti palloni recuperati e molti muscoli, ma Kamara e Fofana hanno ricevuto pochi palloni giocabili, rendendoli esuli dalle trame del gioco. Indipendentemente da chi vincerà il toto-nomi per la panchina giallorossa, ci sarà molto da lavorare per far tornare a volare le Aquile, ma questo buon punto, di certo, risolleva il morale della truppa.
Salvatore Remorgida
TABELLINO DEL MATCH
LECCE (4-3-3): Caglioni; Mannini, Martinez, Abruzzese, Lopez; Lepore, Filipe (dal 69' Papini), Sacilotto; Moscardelli, Della Rocca (dal 81' Vinetot), Doumbia (dal 62' Carrozza). Allenatore: Franco Lerda
CATANZARO (3-5-2): Bindi; Daffara, Ricci, Rigione, Ferraro, Di Chiara; Pacciardi (dal 54' Ilari), Vacca, Maiorano; Kamara, Fofana. Allenatore: D'Urso
ARBITRO: Guccini di Albano Laziale
MARCATORI: 21', 43' Doumbia (L), 67' Ilari 91' Maiorano (C ).
AMMONITI: Sacilotto, Della Rocca, Abruzzese (L) Maiorano, Fofana (C )
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