Lega Pro Le decisioni del collegio di garanzia dello sport
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FIRENZE, 07 MAGGIO 2015 - La Lega Pro comunica che sono state pubblicate le motivazioni dei procedimenti instaurati rispettivamente dal Consiglio Direttivo della Lega Pro in persona del Presidente Mario Macalli avverso la delibera dell'Assemblea di Lega del 15.12.2014 e da dodici società per chiedere la convocazione coattiva di una assemblea volta a 1) revocare il Presidente, il Vice Presidente e i componenti del Consiglio Direttivo, 2) a nominare delle nuove cariche, 3) ad approvare il bilancio di legge al 30.06.2014 e 4) a promuovere un'azione di responsabilità verso gli attuali dirigenti. [MORE]
Il Collegio di Garanzia ha statuito quanto segue.
Con riferimento al primo ricorso promosso dal Presidente Mario Macalli, risolte le eccezioni preliminari di natura processuale, ha stabilito:
1) la legittimità dell'azione proposta dal Consiglio Direttivo in persona del Presidente;
2) che "la mancata approvazione del bilancio consuntivo determina solo la necessità di riproporre la delibera di approvazione del bilancio, eventualmente emendata da possibili vizi (se riscontrati) in una seconda assemblea", "mentre giuridicamente non può darsi a tale mancata approvazione il valore di un atto formale di sfiducia nei confronti del Presidente e del C.D. della Lega Pro".
Con riferimento al ricorso promosso dalle 12 società di Lega Pro, il Collegio ha invece precisato:
1) che la tesi prospettata dai club "non può essere condivisa tenuto conto delle caratteristiche proprie dell'ordinamento e della giustizia sportiva come essa è disciplinata dal vigente Codice della Giustizia Sportiva";
2) che il Collegio di Garanzia non è l'organo competente a decidere sulle istanze formulate poiché "l'attività che le società istanti vorrebbero demandare al Collegio di Garanzia non rientra in alcune di quelle previste dal Codice della Giustizia Sportiva, non risiede in un "giudizio" ed esula dai poteri del Collegio";
3) il Collegio ritiene che il problema segnalato dalle società istanti possa trovare soluzione nell'ambito dell'ordinamento sportivo e, specificamente, nell'ambito dell'ordinamento federale sicuramente ispirato al principio della democrazia interna e della garanzia partecipativa; ordinamento del quale deve essere salvaguardata l'autonomia organizzativa e di gestione".
La Lega Pro si dichiara soddisfatta del risultato conseguito nelle aule di giustizia sportiva – assistita dagli avvocati Cesare Di Cintio e Federica Ferrari – ove è stato riconosciuto che la revoca/decadenza dei dirigenti di Lega può essere disputato solo dalConsiglio Federale per ragioni di eccezionale gravità che "ne impediscono il regolare o normale svolgimento delle attività ad essa demandate" tra cui non rientra la delibera di mancata approvazione del bilancio che costituisce atto di natura amministrativa che non comporta alcuna conseguenza se non la necessità di sottoporlo a nuova approvazione.
Notizia segnalata da: (Lega Pro)