Cronaca

Lega Nord: indagato il tesoriere Francesco Belsito

MILANO, 03 APRILE 2012- Blitz dei carabinieri e uomini della Guardia di Finanza questa mattina nella sede della Lega, in via Bellerio a Milano, per l'acquisizione di documenti. Da questa operazione congiunta tra le procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria, nata da un inchiesta sui finanziamenti della Lega, è risultato indagato il tesoriere del partito di Bossi Francesco Belsito. Le ipotesi di reato contestate al tesoriere della Lega sono: appropriazione indebita e truffa ai danni dello Stato proprio in relazione ai finanziamenti pubblici che la Lega precepisce come rimborsi elettorali. Nella sede del Carroccio, presente alla perquisizione, anche il pm Henry John Woodcock.

Oltre a Belsito, risultano indagate altre due persone (Stefano Bonnet e Paolo Scala) che hanno gestito le contestate operazioni finanziarie della Lega in Tanzania e a Cipro. Secondo i tre filoni d'inchiesta coordinati dal procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, e dai pm Roberto Pellicano e Antonio Filippini, i reati contenstati a Belsito sarebbero stati commessi tra il 2010 e il gennaio del 2012.

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Per gl'inquirenti, tra le altre cose, il tesoriere leghista avrebbe occultato somme per 4 o 5 milioni, i quali sarebbero usciti e poi rientrati attraverso una triangolazione con false fatture che, a loro volta, uscivano e poi rientravano attraverso società compiacenti. In particolare, nell'agosto 2011 il Carroccio avrebbe ricevuto ben 18 milioni di rimborsi elettorali attestando un falso bilancio. Attualmente, per il suddetto episodio la Lega sarebbe la parte lesa, in quanto non è possibile accertare se fosse al corrente dell'operazione.

Per quanto concerne Stefano Bonet e Paolo Scala, ci sarebbero legami con gli investimenti fatti dalla Lega in Tanzania. Come si legge in un comunicato del capo della procura di Milano Edmondo Bruti Liberati, "Sono state eseguite perquisizioni nei luoghi in disponibilità degli indagati, nonché di soggetti loro collegati". Prosegue il comunicato, "La procura della Repubblica di Milano, si legge ancora nella nota, "procede per il reato di appropriazione indebita aggravata a carico di Belsito Francesco, Scala Paolo e Bonet Stefano, con riferimento al denaro sottratto al partito politico Lega Nord". La Procura procede, "inoltre per il delitto di truffa aggravata ai danni dello stato a carico dello stesso Belsito con riferimento delle somme ricevute a titolo di rimborso spese elettorali". Infine, i Pm procedono "per truffa ai danni dello Stato a carico di Bonet Stefano e Belsito Francesco con riferimento alle erogazioni concesse allo Stato sotto forma di credito di imposta in favore della società Siram Spa con sede a Milano. I presunti reati sarebbero stati commessi inMilano e altrove dal 2010 al gennaio 2012". Conclude la suddetta nota, L'attività di indagine, "è svolta in coordinamento con le procura di Napoli e Reggio Calabria".

Il coinvolgimento della procura di Napoli nell'inchiesta staturisce dall'indagine che portò al coinvolgimento del direttore dell'Avanti! Valter Lavitola e dell'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini. I Pm di Napoli sono impegnati nella ricerca di prove in relazione al presunto riciclaggio. Nello specifico, le loro indagini si concentrerebbero sui rapporti tra un imprenditore veneto e il tesoriere della Lega Francesco Belsito. Fonti della procura, tuttavia, specificano chela Lega non è coinvolta in attività di riciclaggio.

(Fonte: Corriere della Sera, La Repubblica)

Rosy Merola