Cronaca
Lega e Casa Pound in piazza contro l'immigrazione. Salvini: «Sospendere Schengen»
MILANO, 19 OTTOBRE 2010 - «In piazza per contrastare non l’immigrazione ma l’immigrazione clandestina» e per dire che nella scale delle priorità sociali «prima vengono gli italiani», perché diversamente è «razzismo al contrario».
Con questi propositi la Lega Nord ha organizzato una grande manifestazione davanti al Duomo di Milano. «Centomila? Siamo centomila e uno, alla faccia dei gufi di sinistra e degli sfigati dei centri sociali» . Queste le parole con le quali ha esordito Matteo Salvini in una piazza dove oltre ai sostenitori leghisti era numerosa la presenza dei militanti di Casa Pound. «Questa è la piazza dei nostri figli, è la piazza del futuro, della pace e della solidarietà vera. Ladri e razzisti sono in altre piazze non qui stasera». Parole riferite alla manifestazione organizzata in contemporanea a poche centinaia di metri dalla sinistra radicale, centri sociali e associazioni anti-fasciste.
Leitmotiv della manifestazione “stop invasione”, ovvero stop all’operazione Mare Nostrum. «Come gli altri Paesi - ha detto Salvini - dobbiamo usare le navi della Marina per difendere i confini e non per aiutare gli scafisti». In vista dell'incontro martedì con l'alleata francese Marine Le Penne a Strasburgo, Salvini ha affermato che chiederà che «venga sospeso il trattato di Schengen e vengano controllati i confini». Ma nella piazza leghista l'immigrazione di massa è vista soprattutto come «concorrenza sleale» nei confronti dei lavoratori italiani disoccupati.[MORE]
Sul palco è salito anche il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, il quale ha affermato: «Il vero crimine contro l'umanità non è respingere i clandestini, come bisognerebbe fare, ma chiudere gli ospedali per pagare la loro diaria».
(Immagine da lastampa.it)
Giovanni Maria Elia