Chiesa e Società

Le virtù cardinali al centro nell'aggiornamento degli insegnanti di religione

L’Aula Sancti Petri del complesso della Curia Arcivescovile di Catanzaro ha ospitato il seminario di formazione e aggiornamento, rivolto ai docenti della religione cattolica, organizzato dall’Ufficio Diocesano per la Pastorale Scolastica guidato da Anna Maria Fonti Iembo, sul tema “Misericordi-AMO, Curi-AMO, Doni-AMO.”


I vari interventi, coordinati da don Mirko Carè, si sono soffermati ad analizzare il tema delle virtù cardinali come punto focale nella vita di ogni uomo. Il seminario ha voluto essere un punto di riferimento per ogni insegnante nel compito di portare l’alunno a comprendere che la materia di insegnamento non è solo una mera disciplina da immagazzinare nel cervello, ma deve pervadere tutta l’esistenza e farla propria.


Annamaria Fonti Iembo ha sottolineato l’aspetto della testimonianza che il docente deve donare all’alunno per portarlo, attraverso la curiosità di insegnamento, ad essere segno tangibile nel mondo del proprio amore verso gli altri.


Il cum-petere che deve fare la scuola, la famiglia e la società, di cui ha parlato il Dottor Domenico Torchia, già Dirigente Ispettivo del Ministero della Pubblica Istruzione, è necessario per poter portare l’alunno ad essere consapevole di sé e della sua storia e nel contempo una presenza importante all’interno della società a partire dalla sua formazione scolastica ma anche familiare e societaria.


Il bagaglio umano che l’alunno e il docente si porta in spalla deve farci comprendere che noi siamo ciò che doniamo, l’armonia tra umano e spirituale deve essere coerente come Pietra Cappa e Pietra Castello, che si trovano nel comune di San Luca in Reggio Calabria. Si guardano e sono complementari per il paesaggio, ognuno con una importanza diversa ma importanti allo stesso modo, così è intervenuto l’avvocato Felice Foresta.


Dopo avere ascoltato in modo interessato questi interventi ricchi di contenuto si è passati alla testimonianza di don Gregoire Nsabimana, collaboratore della Caritas diocesana ed esperto di educazione alla mondialità, che ha esposto il progetto “Io abito qui” finalizzato alla formazione dell’uomo al volontariato, alla sensibilizzazione della attività poste nel territorio come la raccolta alimentare o la donazione degli organi, e la creazione all’interno della scuola di una opera che rimanga nel segno dello spirito di donazione di sé all’altro.


Umanità al centro, questo è stato il monito dell’intervento posto dalla responsabile del servizio economico finanziario della Croce Rossa Italiana, la dottoressa Francesca Caruso.


Da parte dei numerosi partecipanti l’apprezzamento per i corsi di aggiornamento che sono un arricchimento anche per gli alunni e gli studenti, con i quali penseranno e discuteranno su come attivarsi, a partire da loro stessi, nella testimonianza di vita e di opere, per aiutare l’altro a comprendere l’importanza della loro vita come segno di amore dell’uno per l’altro.