Le stazioni della vergogna: a Milano con la pista di pattinaggio, a Lamezia con le barriere architettoniche.
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Mi sono recato presso la stazione ferroviaria di Lamezia Terme Centrale per verificare come ancora oggi siano presenti delle barriere architettoniche che impediscono l’accesso ai binari per persone con disabilità, anziani o persone dalla mobilità limitata.
Lamezia Terme è la stazione più importante della Calabria, almeno per flusso di passeggeri, tenendo conto che ogni anno da qui transitano oltre un milione di persone tra arrivi e partenze. Uno snodo dunque fondamentale per la nostra regione, assolutamente prioritario.
Eppure, questa stazione, nonostante negli anni Trenitalia abbia promesso la risoluzione del problema e l'abbattimento delle barriere architettoniche entro pochi mesi, ancora nel 2023 si presenta in queste condizioni.
Pertanto chi si trova, purtroppo in una condizione di difficoltà per partire o arrivare alla stazione di Lamezia terme deve prenotare in anticipo un sistema di accompagnamento svolto da un'associazione del territorio, con un supporto per l’attraversamento dei binari.
Tutto ciò è di per sé già vergognoso. Ma al danno si aggiunge la beffa se pensiamo che la Regione Calabria poche settimane fa ha versato nelle casse di Trenitalia oltre 2,6 milioni di euro per una pista di pattinaggio e altre attrazioni presso la stazione di Milano per un'opera di comunicazione dall’alquanto dubbia valenza turistica.
Quindi la Calabria invece di battere i pugni e chiedere con forza a Trenitalia l'ammodernamento di tutte le stazioni rendendole accessibili e fruibili, regala una cifra così importante per un’attrazione nella stazione della città di Milano.
Mi auguro che la Regione possa mettere fine al più presto a questa situazione incresciosa, anche perché fare turismo e accoglienza in queste condizioni appare davvero incomprensibile.