Le promettono lavoro e poi la obbligano a prostituirsi: arrestati
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TRANI (BA)- Operazione di successo per i militari della Guardia Di Finanza di Trani, nei confronti di due rumeni colpevoli di aver sequestrato una loro connazionale costringendola con botte e minacce a prostitursi.
Nel marzo scorso la giovane era stata convinta a lasciare la Romania e a seguire i due uomini in Italia, con la falsa promessa di un lavoro e l'illusione di una vita migliore. Una volta giunta a Trani, invece, ad attenderla c'era un casolare, sito tra Bisceglie e Trani, cui rinchiuderla al fine della sua prostituzione. Costringere la giovane donna non è stato difficile, visto che la stessa veniva sottoposta a minacce di percosse e violenze da parte dei suoi aguzzini che la sorvegliavano continuamente.[MORE]
Finalmente nei primi di agosto, durante i festeggiamenti di San Nicola Pellegrino i due sfruttatori hanno deciso di portare la ragazza in città per alcune commissioni e grazie ad un momento di distrazione la giovane vittima è riuscita a fuggire, venendo provvidenzialmente soccorsa da una pattuglia della Guardia Di Finanza, a cui la donna, in evidente stato confusionale, è comunque riuscita a raccontare le atrocità subite.
Gli investigatori hanno ricostruito ogni movimento dei due rumeni e l'operazione, non a caso soprannominata "Liberty", ha condotto all'arresto di F.M., 20 anni, e F.V., 22, nei confronti dei quali sono state eseguite due ordinanze di custodia cautelare in carcere, disposte dal gip del Tribunale di Trani. Le accuse sono di sequestro di persona, induzione e sfruttamento continuato della prostituzione.
Ora la giovane rumena, poco più che ventenne è in un luogo sicuro come assicurato dal Tenente Alessandro Tricase,Comandante della Compagnia di Trani della Finanza, e potrà ricominciare una nuova vita.