Politica
Lavoro, Wanda Ferro (FdI) replica ai candidati del Pd
CATANZARO, 6 FEBBRAIO 2018 - Di seguito una dichiarazione del Consigliere regionale Wanda Ferro, candidata alla Camera per Fratelli d'Italia: "Comprendo che i candidati del Pd al Parlamento nazionale non possano fare a meno di tentare una difesa d’ufficio del governo regionale rispetto alla gestione delle politiche per il lavoro. Capisco anche che rispondano a me, senza neppure provare a replicare anche ai sindacati e ai lavoratori, ai precari, ai tirocinanti che mese dopo mese hanno invaso il cortile della Cittadella regionale, quando non i tetti dell'edificio, denunciando i ritardi, le omissioni, l’indifferenza del governo di centrosinistra rispetto alle tante vertenze che hanno fatto piombare nell’incertezza e nello sconforto migliaia di famiglie calabresi. Potrei citare la vertenza che ha coinvolto i tirocinanti del Parco delle Serre, costretti a salire sul tetto della sede dell'ente e a trascorrere la notte davanti alla porta della Cittadella per chiedere il pagamento delle spettanze e rassicurazioni sul loro futuro. [MORE]
Capisco pure che dopo tre anni di guida della Regione i candidati del Pd continuino ad evocare la “pesante eredità del passato” recitata ogni giorno come un mantra dal governatore Oliverio per tentare di giustificare i suoi fallimenti. Mi limito a rispondere che le politiche del lavoro del governo di centrosinistra sono state così efficaci che il presidente Oliverio ha deciso di mandare a casa, in maniera piuttosto brusca e ben poco galante, l’assessore a cui egli stesso aveva affidato la delega al settore. E’ stato lo stesso Oliverio a parlare di “limiti ed insufficienze” nella conduzione dell’assessorato al Lavoro, altro che “propaganda spicciola” e strumentalizzazioni dell’opposizione. Oggi d’un tratto questioni che sembravano irrisolvibili, che hanno portato anche a forti scontri con le forze sindacali e ad affollate manifestazioni di piazza, vengono risolte grazie ad una inedita sinergia tra giunta regionale e governo nazionale.
I candidati del Pd parlano di dinamiche nazionali che prescindono dalla tempistica elettorale. Eppure sembra di rileggere lo stesso copione a cui siamo stati abituati da decenni di cattiva politica, i cui protagonisti sono i lavoratori precari che per anni vengono tenuti appesi alla speranza di una proroga, di un rinnovo contrattuale, di un pagamento, che poi si materializzano miracolosamente al momento del voto. Spero che questa volta, come sostengono i candidati del Pd, sia solo una fortunata coincidenza, e che non sia in atto l’ennesimo tentativo di utilizzare i precari come bancomat elettorale. Così come spero che come bancomat elettorale, sempre sulla pelle della gente, non venga utilizzata la sanità, visti i segnali di fermento che arrivano dalle aziende sanitarie e ospedaliere rispetto alla gestione del personale. Colgo l’occasione per chiedere notizie agli autorevoli esponenti del centrosinistra rispetto ai conferimenti di incarichi e altre opportunità lavorative al Parco delle Serre, poiché la sezione dedicata alla trasparenza del sito istituzionale dell’ente sembra ferma al 2013. Ancora una coincidenza".