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Lavoro Nero: L'Ispettorato di Prato: "interforze, di contrasto al lavoro nero e clandestino"
PRATO 11 NOVEMBRE - Il Direttore della Direzione del Lavoro/Ispettorato di Prato prof. Olivieri Pennesi comunica, agli organi di stampa, che nella notte tra il 10 e 11 novembre u.s. si è svolto un importante “servizio mirato”, in modalità interforze, di contrasto al lavoro nero e clandestino presso aziende del distretto tessile pratese a conduzione cinese.[MORE]
All’attività ispettiva notturna hanno partecipato uomini della Polizia Municipale, della Guardia di Finanza, di Inps, Inail, nonché ispettori appartenenti alla stessa Dtl e tra essi i militari del NIL dell’Arma dei Carabinieri. Le 2 attività imprenditoriali ispezionate sono state 1 azienda di confezioni e 1 azienda di logistica e trasporti, più una ulteriore società cooperativa operante per l’azienda di logistica svolgente a sua volta attività di deposito conto terzi. Ambedue le imprese, come anche la cooperativa di trasporti, sono state immediatamente sospese dalla Direzione del Lavoro per la rilevante presenza di lavoratori al nero trovati in attività, tra i quali anche lavoratori clandestini.
Segnatamente sono stati rinvenuti nella prima azienda di produzione tessile 14 lavoratori di cui 7 al nero e tra essi 5 clandestini tra i quali un richiedente asilo. Nella seconda attività di trasporti e logistica sono stati identificati 14 lavoratori tutti facenti capo direttamente all’azienda e tra essi rinvenuti 6 al nero e un clandestino, ulteriori 3 lavoratori autonomi, nonché per la società cooperativa altri 4 lavoratori dipendenti della stessa con sede legale in Roma. In questo secondo accesso ispettivo la Guardia di Finanza ha eseguito un arresto nei confronti del titolare dell’azienda per utilizzazione e sfruttamento di manodopera clandestina e favoreggiamento alla permanenza illecita dei lavoratori nel territorio italiano.
Sono state altresì elevate rilevanti sanzioni amministrative per aspetti ed illeciti giuslavoristici che sono in via di definizione da parte degli uffici competenti.
Nelle due aziende sono stati rinvenuti come detto 2 lavoratori richiedenti asilo di cui uno di nazionalità del Gambia e un secondo lavoratore, invece, di nazionalità Pachistana. Tale fenomeno, di soggetti richiedenti asilo, è doveroso sottolineare, si presenta sempre più frequentemente e in maniera crescente agli ispettori del lavoro, nello svolgimento delle loro attività, per quanto riguarda appunto l’utilizzazione di manodopera, non in regola, presso aziende a conduzione cinese.
Prato 11 novembre 2016
Notizia segnalata da:(Direzione della DTL PRATO)