Cronaca

Lavoro minorile. Oltre 215 milioni di bambini sfruttati

ROMA, 13 GIUGNO 2012 – In tutto il mondo sono almeno 215 milioni i bambini costretti a lavorare. Circa la metà di essi svolge lavori pericolosi o è costretta ad attività ad alto rischio come lo sfruttamento sessuale e la guerra. La denuncia arriva ieri dall'Unicef, in occasione della giornata mondiale contro il lavoro minorile, dedicata quest'anno a «Diritti umani e giustizia sociale: mettiamo fine al lavoro minorile». Si tratta di un dato che dovrebbe destare allarme e che, secondo l'Unicef, deve essere letto congiuntamente ad un altro, relativo alla disoccupazione giovanile. Il 40% dei disoccupati in tutto il mondo, infatti, sono giovani.

«Il 40% dei disoccupati in tutto il mondo sono giovani un dato che non può essere separato dai 215 milioni di bambini coinvolti nel lavoro minorile». È quanto ha ricordato ieri Joanne Dunn, esperta UNICEF sulla protezione dell’infanzia, durante un dibattito online sul quotidiano inglese The Guardian.[MORE]

«Oggi – sostiene Dunn in una nota diffusa dall'Unicef – giovani disoccupati o impiegati in modo inadeguato sono in genere bambini lavoratori, la cui educazione, salute e benessere sono stati compromessi in modo permanente. Il lavoro minorile crea svantaggi ai lavoratori per tutta la vita e rafforza cicli intergenerazionali di povertà, discriminazione e iniquità». «Il lavoro minorile mina sistematicamente i progressi per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM) per ridurre la povertà, l’istruzione, l’HIV-AIDS e la disuguaglianza di genere. Se non riusciremo a sconfiggere il lavoro minorile – conclude Dunn - non raggiungeremo l’OSM e non riusciremo a sostenere il diritto umano dei bambini alla protezione e a un futuro migliore».

In occasione della giornata mondiale contro il lavoro minorile, a Firenze, durante il convegno “Lavoro minorile: azioni di contrasto e promozione del benessere” è stato firmato un protocollo d'intesa tra l'Unicef e il Garante per l'Infanzia della regione Toscana. Con questo protocollo, si intende promuovere l'informazione, lo studio e la diffusione della Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, promuovere la partecipazione dei bambini e delle bambine ai progetti dedicati alla tutela dei minori, oltre che sostenere le iniziative a sostegno del benessere dei minori, in particolar modo il diritto alla salute.

Serena Casu

(foto Unicef)