Lavoro: Di Maio, "finalmente si inizi a parlare dei diritti dei riders", domani confronto aziende
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ROMA, 17 GIUGNO - Domani alle 14 il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, incontrera' i rappresentanti di Foodora, Deliveroo, JustEat, Glovo e Domino's pizza per affrontare il caso dei riders. "Sono contento che finalmente si inizi a parlare dei diritti dei riders e di tutti i ragazzi che lavorano per le piattaforme digitali", scrive su Facebook Di Maio.[MORE]
"Oggi il managing director di Foodora Italia ha criticato alcuni punti della bozza del Decreto Dignita' che riguarda proprio i riders. E' giusto che su questo tema ci si confronti pubblicamente e infatti dopo aver incontrato i ragazzi, domani alle 14 al Ministero del Lavoro incontrero' anche i rappresentanti delle aziende, compresa Foodora, ma anche Deliveroo, JustEat, Glovo e Domino's Pizza". "Da Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico ho tutta la volonta' di favorire la crescita di nuove attivita' legate alla gig economy e nessuno vuole demonizzare le attivita' legate all'uso di piattaforme innovative.
Ma ho il dovere di tutelare i ragazzi che lavorano in questo settore. I riders oggi sono il simbolo di una generazione abbandonata dallo Stato", spiega. Per il vice presidente del Consiglio "le innovazioni servono a far migliorare la qualita' della vita dei cittadini e se si creano ingiustizie a scapito di giovani o meno giovani, spetta allo Stato intervenire con fermezza. Da Ministro ho deciso di dichiarare guerra al precariato.
Lo stato continuo di precarieta' e incertezza dei giovani italiani sta disgregando la nostra societa'. Sta facendo impennare il consumo di psicofarmaci. E facendo calare la crescita demografica. La mia intenzione - sottolinea - e' garantire da un lato le condizioni migliori per i lavoratori, dall'altro consentire alle aziende di operare con profitto per creare nuovo lavoro. Se lavoriamo insieme l'Italia diventera' il modello da seguire per le attivita' legate alle imprese che operano su piattaforme digitali. Ma sia chiaro - avverte - Non si accettano ricatti. I nostri giovani prima di tutto".