Economia
Lavoro: consulenti, tenacia e problem solving" armi vincenti
ROMA, 1 GIUGNO - Coltivare la "persistenza", essere in grado di svolgere gli incarichi in squadra, riconoscere e risolvere i problemi: ecco le principali competenze trasversali ('soft skill') richieste dalle aziende italiane, in cerca di personale. E, a seguire, altrettanto importante è "fornire servizi adeguati ai clienti, saper comunicare ed essere innovativi, ma occorre pure aver padronanza di una lingua straniera, soprattutto di quella inglese. Sono gli esiti di un'indagine dell'Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro sui fabbisogni professionali delle imprese che, "per la prima volta, sulla base di dati amministrativi e non campionari, analizza quali caratteristiche sono desiderate e ritenute indispensabili dalle imprese, nel momento in cui decidono di assumere, e quanto incidono questi profili sulla retribuzione dei loro dipendenti". "Il mondo del lavoro italiano è profondamente mutato negli ultimi anni: in questo contesto, i giovani con creatività, pragmatismo e capacità di lavorare in squadra possiedono un qualcosa in più che, se inserito all'interno di un curriculum 'accattivante', può far la differenza, offrendo maggiori opportunità di impiego", spiega il presidente della Fondazione studi dei consulenti del lavoro Rosario De Luca, in vista del Festival del lavoro, organizzato insieme al Consiglio nazionale dell'Ordine, al Mi.Co. di Milano dal 20 al 22 giugno. "Nell'epoca della quarta rivoluzione industriale è indispensabile per i giovani conoscere le abilità che fanno riferimento alla personalità e agli atteggiamenti individuali da acquisire, per aumentare le probabilità di trovare impiego", e a questo punta il progetto 'Circuito lavoro, il percorso della conoscenza sulla strada dell'occupazione', che troverà spazio nei locali del Festival.