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CHIETI, 3 GIUGNO 2013 - Il segretario provinciale, Nicola Manzi, inquietato per la crisi occupazionale dell'indotto Honda è della Uilm Chieti in una nota così si è espresso: “A rischio ci sono oltre 340 posti di lavoro distribuiti in 21 aziende collegate alla Honda di Atessa, un vero e proprio effetto tsunami sull'occupazione dell'indotto.
Per i 340 lavoratori, impegnati nelle attività di fornitura Honda, si stanno esaurendo gli ammortizzatori sociali e alcune aziende hanno già avviato la procedura prevista dalla legge 223/91 per licenziare".
È, infatti, prevista per il 31 luglio la cessazione dell’attività di manutenzione degli impianti e riparazioni nello stabilimento Honda di Atessa che vedrà come diretta conseguenza il licenziamento di una trentina di dipendenti.
Già dal 24 maggio Intesa Meccanica ha avviato la procedura per licenziare 18 dipendenti che lavorano esclusivamente per Honda.
La preoccupazione di Manzi è che anche altre aziende seguiranno presto la strada dei licenziamenti a meno che la casa madre Giapponese non intervenga per portare sul territorio la produzione dei componenti per gli scooter assemblati nello stabilimento Honda di Atessa.
Il segretario Uilm conclude nel dire che: “Il destino dei 340 posti di lavoro distribuiti in 21 aziende è legato al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano di riorganizzazione della New Honda presentato il 20 dicembre 2012 al Ministero dello Sviluppo Economico.
Ai giapponesi della Honda, alle Istituzioni regionali e locali diciamo che il tempo sta per scadere, pertanto, chiediamo di dare immediatamente seguito agli impegni assunti nel Ministero dello Sviluppo Economico e dare una nuova opportunità di mercato, sviluppo e occupazione al territorio”. [MORE]
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