Economia
Lavoro: 185mila nuovi contratti. Vola la produzione industriale
ROMA, 10 LUGLIO 2015 - A maggio 2015 si registrano 184.707 contratti di lavoro in piu'. Lo rileva il ministero del Lavoro, sulla base delle prime evidenze ricavate dal Sistema Informativo delle Comunicazioni Obbligatorie. Il numero di attivazioni di nuovi contratti di lavoro in tutti i settori di attivita' economica e' stato pari a 934.258 mentre le cessazioni sono state pari a 749.551. Oltre trentamila (30.325) contratti a tempo determinato sono stati trasformati in rapporti di lavoro a tempo indeterminato, con un aumento del dell'43,2% annuo: erano infatti 21.184 a maggio 2014. [MORE]
Dei 934.258 contratti attivati, 179.643 (circa il 19%), sono contratti a tempo indeterminato, 643.032 sono contratti a tempo determinato, 19.728 sono contratti di apprendistato, 36.376 sono collaborazioni e 55.479 sono le forme di lavoro classificate nella voce "Altro". Il numero di cessazioni di rapporti di lavoro per tutti i settori e' pari a 749.551. Di queste, 179.372 (circa il 24%) sono relative a contratti a tempo indeterminato, 458.220 a contratti a tempo determinato, 13.230 sono contratti di apprendistato, 46.570 sono collaborazioni e 52.159 sono le forme di lavoro classificate nella voce "Altro".
"Oggi abbiamo un'ulteriore dimostrazione che facendo le riforme le cose cambiano". Cosi' il premier Matteo Renzi commentando i dati su occupazione e produzione industriale, al termine del colloquio con il premier irlandese.
Balzo della produzione industriale. L'indice calcolato dell'Istat ha segnato un aumento dello 0,9% rispetto ad aprile. Nella media del trimestre marzo-maggio 2015 la produzione e' aumentata dell'1,0% rispetto al trimestre precedente. Corretto per gli effetti di calendario, l'indice e' salito in termini tendenziali del 3,0% (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 21 di maggio 2014). Nella media dei primi cinque mesi dell'anno la produzione e' aumentata dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedent. Il rialzo e' il maggiore da agosto 2011, quando si registro' un aumento del 7,1%. Lo rende noto l'Istat.
L'indice destagionalizzato presenta variazioni congiunturali positive in tutti i raggruppamenti; aumentano i beni strumentali (+2,3%), l'energia (+1,7%), i beni di consumo (+0,7%) e i beni intermedi (+0,6%). In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a maggio 2015, un forte aumento nel comparto dei beni strumentali (+8,5%); in misura piu' lieve aumentano anche l'energia (+1,5%), i beni di consumo (+1,4%) e i beni intermedi (+0,4%).
Per quanto riguarda i settori di attivita' economica, a maggio 2015 i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+16,2%), della fabbricazione di mezzi di trasporto (+15,4%), e della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+10,5%). Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori dell'attivita' estrattiva (-12,1%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-1,4%) e delle industrie alimentari, bevande e tabacco (-0,5%).