Societa'

LAV: No ai botti di Capodanno, evitiamo tragedie per gli animali

 ROMA, 30 DICEMBRE 2014 - La Lav lancia un appello alle amministrazioni comunali affinché, nella notte di San Silvestro, vietino l'utilizzo di botti, petardi e artifici pirotecnici su tutto il territorio. 
Alla base di questa richiesta vi è una duplice motivazione: evitare conseguenze spiacevoli per gli animali e preservare e tutelare l'incolumità degli esseri umani. 

Per quanto riguarda la specie animale, la Lega Anti Vivisezione ricorda che, nei motivi che hanno indotto a richiedere ordinanze anti botto ai sindaci, vi sarebbero specifici pericoli a cui sono soggetti gli animali, sia quelli domestici, che quelli selvatici. 
I primi ad esempio, non andrebbero lasciati soli in casa o in terrazza o legati, perché a seguito dello spavento per il forte rumore, potrebbero cercare scappatoie per fuggire, ferendosi, lanciarsi nel vuoto,  in quanto il loro senso dell'udito è molto più sviluppato di quello umano e potrebbe disorientarli, tanto da provocarne anche la morte. Si pensi ad esempio a cani o gatti che per paura fuggono e finiscono sotto le automobili, oppure se si tratta di animali con patologie cardiache, potrebbe verificarsi un arresto cardiaco. 

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Un'altra conseguenza potrebbe essere l'ustione, o nei casi più gravi il decesso se un artificio dovesse esplodere sul corpo o nelle immediate vicinanze dei nostri amici a 4 zampe. 
Anche per le popolazioni di animali selvatici, i pericoli derivanti dai festeggiamenti per l'arrivo del nuovo anno,  potrebbero trasformarsi in tragedia. Gli uccelli ad esempio, a seguito delle detonazioni dei botti, potrebbero urtare violentemente contro strutture urbane, come ad esempio palazzi e, cessare di vivere. 

Sul sito Lav oltre al chiedere espressamente ai cittadini di rinunciare volontariamente all'utilizzo dei botti di fine anno, vi sono anche dei pratici consigli indirizzati ai possessori di animali, su come prevenire pericoli e proteggere la vita dei loro piccoli amici e come comportarsi in caso di smarrimento degli stessi. 

Luigi Cacciatori