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L’attentatore di Strasburgo aveva giurato fedeltà all’Isis

STRASBURGO, 22 DICEMBRE – Il modus operandi dell’attentatore di Strasburgo, Cherif Chekatt, aveva già dato modo agli investigatori d’oltralpe di ipotizzare che l’uomo avesse sposato l’ideologia del sedicente Stato Islamico. Ma non era bastata la rivendicazione dell’Isis a conferma della tesi che la strage, costata la vita a cinque persone, tra le quali il giornalista italiano Antonio Megalizzi, fosse opera di un lupo solitario. Oggi, dalla Francia, non si hanno più dubbi: in una chiavetta usb trovata nell’abitazione di Chekatt è presente un filmato nel quale l’attentatore giura fedeltà a Isis. 

Il killer, nato a Strasburgo il 24 febbraio 1989, aveva origini nordafricane. Schedato con la lettera S, ovvero come radicalizzato islamista, aveva molti precedenti penali per aggressione e rapina. È stato neutralizzato dalla Polizia lo scorso 13 dicembre, 48 ore dopo la mattanza, nel corso di un blitz in un magazzino di rue du Lazaret. Diffusa la notizia della sua morte, l’autoproclamato Stato Islamico aveva rivendicato la paternità dell’attentato compiuto ai mercatini di Natale da Chekatt. 

Luigi Cacciatori