Cronaca

Latina: diagnosi errata, Karin muore per appendicite non diagnosticata a ventisei anni

LATINA, 9 APRILE 2013 – Karin Della Santa, ventisei anni, uccisa dalla malasanità. Karin aveva iniziato a sentire dei dolori molto forti all’addome circa una ventina di giorni fa, bollati come una passeggera influenza dal medico di famiglia, che l’aveva rimandata a casa con in mano una prescrizione per un antibiotico.

Non ha funzionato l’antibiotico prescritto dal medico e, al continuo aumentare dei dolori, la famiglia della ragazza ha chiamato il 118 il cui personale ha confermato la diagnosi del dottore di famiglia: “La ragazza non ha niente di preoccupante, l’ambulanza va chiamata per cose serie.”[MORE]

Ma una cosa seria Karin l’aveva davvero, perché i dolori lancinanti non accennavano a diminuire. Alla fine il padre, disperato, lunedì pomeriggio ha portato la figlia al pronto soccorso di Latina dove alla ragazza sono stati assegnati una barella e un codice verde, quello per i casi non molto urgenti.

Dopo quattro ore di attesa, a Karin è stata fatta finalmente un’ecografia grazie alla quale si è potuta, troppo tardi, formulare la giusta diagnosi: la ragazza aveva una gravissima peritonite (un’infiammazione della membrana che costituisce il rivestimento della cavità addominale), naturale conseguenza di un’appendicite non curata.

La ragazza, la cui condizione è passata subito da un semplice codice verde ad una “situazione critica”, è stata operata d’urgenza con una procedura che sembrava, in un primo momento, aver avuto esito positivo. Ma nella notte le condizioni di Karin si sono aggravate e la ragazza non ce l’ha fatta.

Inutili fin quasi all’ultimo i tentativi della famiglia, che ha formalmente presentato denuncia, di far comprendere ai medici la gravità delle condizioni di salute della ragazza. A ventisei anni, Karin è morta a causa della superficialità e della trascuratezza di coloro che, in più di un’occasione, sono stati chiamati a soccorrerla. Il suo nome si va ad aggiungere alla lunga, e vergognosa, lista delle vittime della malasanità in Italia.

(fonte www.tgcom24.mediaset.it)
(foto www.tgcom24.mediaset.it)

Elisa Lepone