Salute

Latina all'avanguardia per il trattamento delle tiroidi e paratiroidi

LATINA, 20 OTTOBRE - Cento medici a confronto in occasione del Corso “Le patologie del collo”, evento che si è svolto a Sabaudia presso il resort “Le Dune” alla presenza di specialisti endocrinologi, radiologi oltre che di medicina generale. [MORE]

Responsabili scientifici del convegno l’endocrinologo Roberto Cesareo e i radiologi interventisti Mario Iozzino e Roberto Cianni, rispettivamente dell’Ospedale “S.M. Goretti” di Latina e dell’Ospedale “San Camillo” di Roma.
L’evento ha avuto il patrocinio della Regione Lazio, dell’ASL di Latina, dell’Ordine dei Medici di Latina, della società scientifica degli endocrinologi italiani (AME) e della società scientifica degli internisti italiani (FADOI).

Il corso ha centrato la sua attenzione sulle metodiche interventistiche, in particolare le tecniche termoablative per il trattamento dei noduli tiroidei di cui l’Ospedale “S.M. Goretti”, per il numero di prestazioni e l’attività scientifica fornita in merito, è centro di eccellenza in Italia e in Europa, il trattamento medico e chirurgico delle patologie paratiroidee e il trattamento medico delle dislipidemie e della ateromasia carotidea.

Sul tema dell’alcolizzazione e della termoablazione dei noduli benigni tiroidei c’è stato l’intervento del radiologo interventista Valerio Pasqualini dell’Ospedale “S.M.Goretti” di Latina. La benignità dei noduli deve essere confermata mediante ago aspirato eco guidato. Le tecniche termo-ablative eco guidate costituiscono un approccio terapeutico importante per ridurre il ricorso alla chirurgia tiroidea.

Da segnalare anche gli interventi del prof. Andrea Gallo, responsabile della UOC di otorinolaringoiatria, sempre del nosocomio pontino, in merito al trattamento chirurgico delle paratiroidi, e del prof. Claudio Maurizio Pacella che è uno dei più importanti esperti al mondo in merito al trattamento termo ablativo con onde laser dei noduli tiroidei.

Da segnalare infine la relazione del dottor Cesareo in merito alle problematiche correlate alla carenza di vitamina D. In tale contesto è stata sottolineata l’incongrua prescrizione di vitamina D, spesso dettata da motivazioni non sempre corredate da evidenze specifiche rilevanti. Nel corso della relazione si è sottolineato la necessità di dosare la vitamina D solo in soggetti a rischio e di prescrivere la stessa solo in casi appositamente selezionati, onde evitare una congrua e ingiustificata prescrizione che a tutt’oggi in Italia e nel Lazio hanno reso la vitamina D una delle molecole più prescritte con esborso di ingente entità da parte del sistema sanitario nazionale.


(notizia segnalata da Marco Tosarello)