Cultura e Spettacolo
L'arte della memoria. Pittura e filatelia al Romafil 2011
Pittura e filatelia a braccetto nella mostra "L'arte della memoria” a cura di P.Levi. Dipinti di G.B.Rotella, Romafil 2011. Salone Internazionale del Francobollo, Palazzo dei Congressi, Eur Roma.
ROMA, 11 NOVEMBRE 2011 - L’edizione 2011 del convegno Romafil si terrà dal 18 al 20 novembre presso il Palazzo dei Congressi (P.zza J.Kennedy 1 nel quartiere dell’Eur Roma) In concomitanza con l’esposizione si svolgerà il Salone Internazionale del Francobollo, organizzato da Poste Italiane. [MORE]
All’interno della rassegna sarà allestita una mostra di opere pittoriche, circa quaranta recenti, del Maestro Giovan Battista ROTELLA con tema il francobollo e presentata in catalogo dal Prof. Paolo LEVI, dal titolo “L’arte della memoria”.
Giovan Battista Rotella, pittore e grafico è nato a Gimigliano nel 1947. Ha un rapporto più che trentennale con la produzione artistica, avendo presentato al pubblico le sue opere, per la prima volta, agli inizi degli anni settanta. A Venezia entra in contatto con Virgilio Guidi, che, in seguito, gli esprime il desiderio di vedere a Venezia una sua mostra alla galleria Il Traghetto. Sarà lo stesso Guidi a presentarlo in catalogo. Contemporaneamente rafforza i contatti con un altro maestro, Ernesto Treccani: nel 1979 realizza un manifesto che Treccani definirà “ umano e gentile “. Nello stesso anno viene allestita a Roma una personale nelle sede di Prospettive nel mondo (la rivista di Carlo Bo) presentata in catalogo da Domenico Guzzi e inaugurata da Amintore Fanfani; conosce Ugo Attardi e Gastone Breddo e stringe con loro una solida amicizia.
A metà degli anni ’90 dà inizio a un ciclo di opere “ immagini d’autore “ e poi “ itinerario di una esistenza “. Una ricca e vasta serie di immagini frutto di ispirazioni e testimonianze ciascuna delle quali si nutre di poesia, malinconia, eleganza segnica e coloristica. Comincia un’ attività di grande intensità che lo porta a partecipare a importanti manifestazioni artistiche italiane. Nel ’97 riceve da Vittorio Sgarbi il “ Premio alla carriera “ con la motivazione “per le favole naturalistiche che, dalla forma all’ orma, si fanno memoria e lontananza nel desiderio “. Sono numerose le personali e le partecipazioni a diverse fiere d’ arte. La Rai e le televisioni private realizzano ampi servizi sulla sua pittura, così come parecchi cataloghi d’ arte, giornali e riviste specializzate parlano della sua opera.
(…) in questa indagine che vado a svolgere, va premesso che il lavoro pittorico di Rotella appartiene alla storia dell’arte del nostro tempo, appartenendo da una parte all’avanguardia concettuale, e dall’altra alla tradizione. I suoi dipinti su tela non sono certo facili: le quartine filateliche, le affrancature, le scritte che accompagnano queste immagini in forma di missiva sono eseguite in maniera talentuosa. L’idea grafica del francobollo dentellato e delle buste con bizzarre intestazioni, timbrature e destinazioni, non è affatto gratuita, ma esalta la delicata armonia di lavori, dove i ritratti si riuniscono in una sorta di unità culturale, che dà preciso significato al contesto narrativo. Si tratta di un’invenzione estremamente abile, dove toni e colori rimandano a una tradizione precisa, quella delle emissioni filateliche commemorative, e dove le citazioni del grandi maestri e degli uomini politici del Novecento, o quelle che rimandano alla cinematografia, sono esercizi di perfetta mimesi iconica e consonanza stilistica. Sono emissioni di fantasia…
da “L’arte della memoria” di Paolo Levi