Politica
L'Ars approva il ddl Salva-imprese. Si al maxi-mutuo da 1 miliardo di euro
PALERMO, 24 APRILE 2014 - L’Assemblea regionale siciliana ha approvato il decreto legge “salva-impresa”, che prevede un mutuo di quasi 1 miliardo di euro, con piano di ammortamento trentennale, per far fronte ai debiti che la regione Sicilia ha nei confronti delle imprese. È’ previsto un tasso massimo del 2,5%, che comporterà un costo, in termini di interesse, di 27 milioni annui.
Per coprire i costi dell’operazione saranno utilizzati le addizionali Irap e Irpef, oggi fissate con il tetto massimo, ma stimate per gli anni 2015 e 2016 in 330,51 milioni di euro. Tra la quota d'interessi e quella capitale, la Regione pagherà 47,7 milioni nel 2015 e altrettanti nell'anno successivo. Il prestito verrà contratto a un tasso del 2,5%: 600 milioni saranno destinate alle aziende che hanno lavorato per Asp e ospedali, il resto verrà diviso fra i creditori di Regione e Comuni.
Grazie all’immissione nel circuito economico di questo miliardo la Regione incasserà oltre 40 milioni di Iva ,i quali verranno quasi interamente utilizzati per coprire il buco di bilancio di Riscossione Sicilia.[MORE]
Il ddl era stato approvato, la scorsa settimana, dalla commissione di Bilancio, ma quando ieri è arrivato in Sala d’Ercole ha scosso non poche polemiche. Una su tutte quella di Antonello Cracolici, che ha osservato che: “Ci sono troppe incongruenze in questotesto non capiamo perché il governo preveda di incassare dall'Iva che si sbloccherebbe con il miliardo di euro di pagamenti, prima 85 milioni e adesso solo 40 milioni. Cosa è cambiato? Trovo demagogico il comma che prevede l'abbassamento dal 2016 di Irpef e Irap: è più una promessa che una certezza, ma le leggi non si fanno con i se e con i ma. Chiedo quindi che il testo venga rivisto".
Alla fine però su 68 deputati presenti sono arrivati 42 voti favorevoli, 16 contrari e 10 sono stati gli astenuti, il ddl quindi è passato. “E’ un voto che sottrae la Sicilia al rischio disastro e mette in sicurezza i suoi conti”, ha commentato soddisfatto il presidente Crocetta.
Michela Franzone