Laratta: "Piccoli comuni, basta limiti alla ricandidatura dei sindaci"
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CATANZARO, 05 FEBBRAIO 2012 - Piccoli comuni, basta limiti alla ricandidatura dei sindaci, secondo quanto è stato comunicato dal suo ufficio stampa, questa sarebbe la proposta di Legge dell'onorevole Franco Laratta, il quale afferma a tal proposito: "i piccoli comuni rappresentano l’ossatura del paese, i sindaci sono un punto di riferimento imprescindibile per le comunità che rappresentano".
PROPOSTA DI LEGGE: La presente proposta di legge vuole introdurre la possibilità per i sindaci nei comuni fino a cinquemila abitanti di essere nuovamente rieletti anche alla scadenza del secondo mandato, il cui limite è previsto dall’articolo 51 del Testo Unico per gli enti locali 267/2000. Si tratta di una norma che consente anzitutto all’amministratore eletto alla carica di sindaco di portare a compimento il programma elettorale accordato con gli elettori e che spesso non trova piena attuazione a causa, fra gli altri fattori, della crescente riduzione di trasferimenti economici.[MORE]
In Italia i comuni che non raggiungono i cinquemila abitanti sono esattamente 5.073 e costituiscono circa i tre quarti del numero complessivo dei comuni. In queste realtà, oltretutto, le dinamiche politiche, amministrative e sociali si sviluppano con un rapporto diretto tra gli abitanti, il primo cittadino e l'amministrazione comunale, sulla base di peculiarità presenti solo nei micro comprensori. È riconosciuto che i piccoli comuni rappresentano l’ossatura del paese, i sindaci sono un punto di riferimento imprescindibile per le comunità che rappresentano, a differenza delle grandi metropoli, dove le amministrazioni pubbliche vengono percepite con maggiore distacco.
L’amministrazione di un piccolo comune è dunque l’elemento attorno a cui ruota la vita sociale di ogni cittadino, i quali si interfacciano e instaurano quel rapporto fiduciario tipico delle nostre realtà territoriali. Spesso rappresenta, come nel caso dei comuni montani, il motore economico dell’intera comunità. La presente proposta non vuole mettere in discussione lo spirito di giusta “rotazione” stabilito dal vincolo dei due mandati presente nel TU; intende semmai ristabilire, alla luce delle evoluzioni sociali ed economiche degli ultimi anni, il diritto dei cittadini dei comuni a poter contare sull’amministratore su cui ha riposto fiducia anche quando, e accade spesso, l’alternativa non c’è.
Per questo motivo è necessario che la normativa affronti questo aspetto, nel rispetto degli equilibri sociali delle piccole realtà comunali, dei vincoli di fiducia che si instaurano tra i cittadini e gli amministratori locali, che spesso sono il perno di una buona politica, funzionale allo sviluppo e alla promozione del territorio. Pertanto si ritiene urgente approvare la seguente proposta di legge, composto da un solo articolo, per rimuovere i limiti di rieleggibilità alla carica di sindaco previsti dall'articolo 51 del Testo Unico 267/2000 per i comuni sotto i cinquemila abitanti.
PROPOSTA DI LEGGE
Art. 1
1. All'articolo 51 del T.U. delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali, di cui al D.L. 18 agosto 2000, n. 267, sono apportate le seguenti modifiche: a) al comma 2 è aggiunto il periodo: "Il limite alla rielezione, di cui al presente comma, non si applica per i comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti"; b) al comma 3 sono premesse le seguenti parole: "Salvo quanto previsto al comma 2, secondo periodo,".