L'Aquila e l'inchiesta "Do ut des", Cialente si dimette. "Sono delegittimato, stanco e arrabbiato"
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L'Aquila e l'inchiesta "Do ut des", Cialente si dimette. "Sono delegittimato, stanco e arrabbiato"

sabato 11 gennaio, 2014

L’AQUILA, 11 GENNAIO 2014- Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente ha annunciato le sue dimissioni. Convocata d’urgenza una conferenza stampa in Comune, il primo cittadino dice: “Sono delegittimato, stanco, arrabbiato. Vivo un attacco frontale dei mezzi di informazione. Per questo mi dimetto”.

Il colpo di grazia l’ha dato l’inchiesta “Do ut des”, che mercoledì ha fatto scattare le manette per quattro persone, tra le quali il vicesindaco Roberto Riga. Cialente si era già dichiarato fortemente amareggiato e deluso da quanto emerso dall’inchiesta, un giro di presunte tangenti che alcuni imprenditori avrebbero pagato per ottenere gli appalti sulla ricostruzione post-terremoto. Durante la conferenza stampa Cialente ha ripercorso l’anno trascorso, facendo il punto su quanto avvenuto e soffermandosi in particolare sulla forte opposizione del governo nei confronti delle richieste del sindaco. “In fondo” ha detto l’ormai ex primo cittadino “è stato lo stesso ministro Trigilia a dimettermi quando, in un'intervista il 9 gennaio, ha detto 'il Comune non chieda più soldi' e, nello stesso giorno, in una riunione con il rettore dell'Università aquilana, ha parlato di piano di rilancio dell'ateneo e di piano regolatore della città, senza il sindaco”

L’ultima inchiesta e i relativi avvisi di garanzia rappresenterebbero dunque solo la punta dell’iceberg. Cialente, con forte rammarico, ha dichiarato: “Oggi pomeriggio è stato terribile per me. Mi ero detto di aspettare lunedì, giorno degli interrogatori. Ma rimanere qui diventa un guaio. I cittadini è giusto che siano indignati. C'è qualche altra cosa, d'altra parte non è arrivato nessun segnale a nessun livello. Rimanere qui in questo momento è un danno, ho retto finché ho potuto. Ora sparirò per un po'. Lascio con molto rammarico ma anche con una nota di ottimismo. La città si interroghi, che si capisca se ci sono più luci e ombre nella città. Il nuovo Sindaco dovrà metterci passione, ma dovrà guardare soprattutto agli ultimi. L'abbiamo sempre fatto durante il mio mandato, anche se ammetto che io ho fatto degli errori. Ho perso”.

Federica Sterza

Foto www.news-town.it

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