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L’AQUILA, 6 OTTOBRE 2014 – La Procura della Repubblica dell’Aquila ha posto sotto sequestro 800 balconi delle abitazioni afferenti al progetto “C.a.s.e”, alloggi costruiti, su disposizione dell’ex premier Silvio Berlusconi, per gli aquilani che avevano perduto tutto durante il terremoto del 6 aprile 2009. La decisione è stata presa in seguito al crollo di un balcone, avvenuto lo scorso 2 settembre.
Legno incollato e non bullonato: indagini sulla ditta Safwood
Sono già partite le prime indagini per verificare chi sia il responsabile dei crolli. Al momento, è stato aperto un fascicolo controllo ignoti, al quale si aggiungerebbe la frode in pubbliche forniture, qualora venissero accertati i sospetti. Il primo sospetto è sulla ditta Safwood, un’azienda piacentina, che, secondo le Fiamme Gialle, avrebbe fornito legno per 11 milioni in subappalto, un calcolo che è stato dichiarato fasullo al raggruppamento temporaneo dell’impresa Rti, costituito dalle aziende napoletane Gestione e Appalti Spa, Sled Spa e Vitale Costruzioni Spa. Quest’ultima avrebbe realizzato 4500 fabbricati in 19 New Town e su di lei era già scattata un’indagine da parte del DDA per presunti rapporti camorristici. In seguito al crollo del primo balcone, sono state evidenziate alcune mancanze tecniche: il legno, di norma bullonato, era stato incollato ed era di qualità scadente.
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Sigilli disposti a partire da Lunedì. Cardella: non è sicuro uscire sui balconi
Nonostante non ci siano stati altri crolli, il procuratore dell’Aquila, Fausto Cardella, ha egualmente disposto i sigilli sui balconi che potrebbero essere pericolosi. In particolare, sono interessate le abitazioni del progetto “C.a.s.e” a Cese Preturo, Arischia, Coppito 2, Collebricioni e Sassa. ‹‹La nostra azione è anche per ricordare agli inquilini che non è sicuro uscire sui balconi. L’apposizione degli 800 sigilli sarà fatta in maniera meno invasiva possibile›› spiega Cardella, che si scusa in anticipo per gli eventuali disagi che potrebbero essere causati ai cittadini. Lunedì dovrebbero partire i primi sigilli.
Erica Benedettelli
[immagine da ilmessaggero.it]