L'Aquila, Cialente scrive a Napolitano: "mi scuso per il mio comportamento"
Cronaca Abruzzo

L'Aquila, Cialente scrive a Napolitano: "mi scuso per il mio comportamento"

giovedì 15 gennaio, 2015

L’AQUILA, 15 GENNAIO 2015 – È un messaggio di scuse, l’ultimo saluto al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, da parte del sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente. Presa visione della scelta di abbandonare il Quirinale, il primo cittadino aquilano ha deciso di inviare una lettera di scuse all’ex Presidente, affermando ‹‹intendo scusarmi con Lei se in alcuni momenti, spinto da un sentimento di lacerante solitudine, di disperazione e di difficoltà [...] indirettamente l'ho coinvolta›› con un chiaro riferimento alle vicende del maggio 2013.

Cialente si scusa con Napolitano: nel 2013 aveva restituito la fascia tricolore

Il messaggio di Massimo Cialente si ricollega al 9 maggio 2013, quando, un disperato sindaco aquilano, decise di scontrarsi con Roma e con i fondi, preannunciati ma mai arrivati, da destinati alla ricostruzione de L’Aquila. In quell’occasione, il primo cittadino aquilano, decise di non fregiarsi più della fascia tricolore, riconsegnandola nelle mani del Presidente della Repubblica, e di ammainare tutte le bandiere italiane dalle scuole e dagli uffici pubblici. Il suo gesto aveva provocato l’ira di Napolitano, il quale, aveva restituito la fascia con ‹‹molto rammarico››. Dopo questa vicenda, Cialente decise di indossare nuovamente la fascia e di tornare a ricoprire il suo ruolo di sindaco.

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Cialente: “L’ho sempre rispettata, grazie per aver compreso la nostra tragedia”

‹‹Le posso però assicurare, con profonda sincerità, che mai, in nessun momento, è venuto meno il mio profondo rispetto istituzionale per Lei e la Sua alta figura istituzionale›› continua nel messaggio di scuse, Massimo Cialente che, ha concluso la lettera, con un ringraziamento speciale al Presidente per i nove anni di lavoro, dedicati all’Italia, ma, soprattutto ‹‹un ringraziamento particolare, a nome di tutte le Aquilane e gli Aquilani›› per il terremoto che ha colpito la città e per aver ‹‹seguito la nostra tragedia, comprendendo appieno la sua enormità›› continua Cialente ‹‹il dramma di una città capoluogo di regione, ricca di storia, monumenti, nella quale viveva serenamente una comunità viva e ricca di giovani studenti, completamente distrutta››.

Erica Benedettelli

[immagine da cityrumors.it]


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