Politica
L'appello di Renzi ai delusi di FI. Di Maio attacca: 'l'epoca dei voltagabbana deve finire'
ROMA 21 OTTOBRE - Dalla Leopolda Matteo Renzi apre ai delusi di Forza Italia e ai dem contrari all'intesa con i Cinquestelle. "A chi crede che c'è spazio per un'area liberale e democratica dico: venga a darci una mano. Italia Viva è aperta". Senza i voti del Movimento 5 Stelle la manovra non si fa. E nemmeno il governo può restare in piedi. Dopo l'affondo del premier, Giuseppe Conte, che ha richiamato all'ordine gli alleati, Luigi Di Maio non molla la presa e chiede una verifica su tre punti "imprescindibili", in cima il carcere per i grandi evasori. Mentre Matteo Renzi, dal palco della Leopolda, delinea l'orizzonte della legislatura - fino all'elezione del nuovo Capo dello Stato nel 2022 - e lancia la sua controproposta basata sulla spending review per ottenere una retromarcia sulle microtasse.
I giallorossi, insomma, sono a un passo dallo sbando se nel vertice di maggioranza, che dovrebbe vedere Conte riunire a Palazzo Chigi i capidelegazione nel pomeriggio di lunedì prima del Consiglio dei ministri, non si riuscirà a trovare una soluzione. Le posizioni, però, sono ancora lontane: Alfonso Bonafede annuncia che l'intesa di massima sul pacchetto per il carcere agli evasori, con la punibilità che scatterebbe dalla soglia dei 100mila euro. Ma i Dem (con il warning di Nicola Zingaretti, "attenti che gli italiani non sono coglioni") e pure Leu, fanno filtrare che la sintesi è ancora da trovare. E le misure, insistono da Italia Viva, vanno discusse puntualmente prima che arrivi un via libera. Anche perché, resta il ragionamento, non è affatto detto che il decreto legge sia lo strumento adatto. Si vedrà in Cdm, ammette lo stesso Bonafede, anche se formalmente né la manovra né il decreto fiscale hanno bisogno di un nuovo passaggio in Consiglio dei ministri.. E anche Salvini, che definisce Renzi "uno che rappresenta il 3% degli italiani, un pallone gonfiato, un ladro di democrazia". Il leader di Italia Viva replica: "E' un codardo che non ha il coraggio di dire le cose in faccia".