Cronaca
Lampedusa, rimossi i dirigenti del centro d'accoglienza. Ue avverte: «Chiarezza o tagliamo aiuti»
LAMPEDUSA, 18 DICEMBRE 2013 - Subito dopo la messa in onda da parte del Tg2 del video choc sul trattamento disumano riservato ai migranti presenti nel centro d’accoglienza di Lampedusa, che definire tale risulta purtroppo eufemistico, le autorità dello Stato, dal premier Enrico Letta al vicepremier, Angelino Alfano, erano state unanimi nell’ordine: “punire i responsabili”.
Parole prese con solerzia alla lettera dalla Legacoop Sicilia che ha dato indicazione ai soci di “Lampedusa Accoglienza”, la coop che ha in gestione il centro per migranti «di rimuovere e rinnovare il management attuale e di avviare immediatamente una migliore organizzazione con altre professionalità».
La stessa presidenza di Lagacoop Sicilia ha inoltre dato il via libera all’istituzione di una commissione d’indagine conoscitiva, al fine di «verificare su quanto accaduto nel centro d’accoglienza». «La commissione – ha spiegato in un comunicato Legacoop – si avvarrà anche dell’apporto di professionisti esterni, per accertare al meglio disfunzioni e responsabilità. Comportamenti come questi non sono ammissibili anzi, sono contrari all’etica cooperativa e vanno rimossi e sanzionati».
I dirigenti di Legacoop, tuttavia, hanno voluto rivolgere un ulteriore sollecitazione al governo regionale e nazionale e a tutte le istituzioni competenti: «Dopo l’indignazione generale davanti alle scene viste in tv di sindaci, prefetti, ministri, associazioni e cittadini, siamo i primi a chiedere che i riflettori sul delicato tema dell’accoglienza dei migranti restino accesi per affrontare alla radice la questione».
Insomma, condannare il becero trattamento riservato ai migranti del centro di Lampedusa è d’obbligo, ma diventa fin troppo facile intervenire soltanto quando vi è il caso eclatante che catalizza l’attenzione dei media. D’altronde da tempo immemore il sindaco Giusi Nicolini denuncia il degrado assoluto in cui versa il centro dell’isola che è in perenne sovraffollamento.[MORE]
Ogni soluzione o utile intervento va, dunque, praticato al più presto e senza dover aspettare il fragore della stampa o gli avvertimenti proveniente dall’Unione Europea, che attraverso il commissario degli Affari Interni, Cecilia Malmostrom, oltre ad esprimere «seria preoccupazione» per le condizioni dei migranti, ha fatto sapere di essere pronta a bloccare ogni sorta di aituto: «Abbiamo già avviato indagini sulle condizioni deplorevoli in molti centri italiani di detenzione, incluso quello di Lampedusa, e non esiteremo a lanciare una procedura di infrazione per garantire che gli standard e gli obblighi europei siano pienamente rispettati. La nostra assistenza e il nostro sostegno alle autorità italiane nella gestione dei flussi migratori – ha precisato la Malmostrom – può continuare solo se il Paese garantisce condizioni di accoglienza a immigrati, richiedenti asilo e rifugiati, che siano umane e dignitose».
(Immagine da lapresse.it)
Giovanni Maria Elia