Lamezia Terme. Un anno di consiglio comunale, il bilancio di Ruggero Pegna
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
Ad un anno dall’inizio della sua prima esperienza da consigliere comunale nelle file dell’UdC, dopo essere arrivato al ballottaggio con Paolo Mascaro per la carica di sindaco di Lamezia Terme, il promoter e autore Ruggero Pegna traccia il suo primo bilancio.
LAMEZIA TERME (CZ) 21 DIC - <
Dopo gli anni trascorsi tra Azione Cattolica e movimento giovanile della Dc, le cariche di dirigente dell’associazione italiana degli organizzatori di musica dal vivo e di componente della Consulta Ministeriale per lo Spettacolo, una storia di eventi e progetti culturali, questo ruolo di consigliere comunale va ad aggiungersi all’impegno profuso per molti scopi: sociali, umanitari, professionali.
Mi è stato chiesto all’ultimo istante di rappresentare il centro-destra e ho accettato superando varie perplessità, esclusivamente per mettermi a disposizione di Lamezia, con la mia visione, le mie idee e anche un po’ di fantasia, senza alcun secondo fine personale.
Questa è una Città difficile, con un territorio vastissimo. Condivido o dissento sulla base dei miei punti di vista e della mia coscienza, secondo ciò che ritengo utile a Lamezia e non per partito preso o necessità di interpretare la figura dell’oppositore, come qualcuno vorrebbe secondo schemi per me superati, anacronistici e deleteri.
In questa direzione, in modo del tutto naturale e per me logico, ho inteso il mio ruolo in termini costruttivi, collaborativi, propositivi.
Le mie posizioni, ogni mio voto, hanno seguito il solo ragionamento dell’utilità per la Città, unica da servire. Finita la schermaglia elettorale, a mio parere, bisogna accettarne l’esito e ognuno, fino al termine del mandato, deve concorrere al bene della Città, al di là di sterili divisioni da tifoserie ultras che non producono alcunché di positivo.
Questa concezione, in un clima di collaborazione generale, senza litigiosità e cadute dannose anche per l’immagine di tutti, si è tradotta in uno sforzo collettivo a favore della nostra Lamezia, seppure tra oggettive criticità finanziarie e di personale. Ho conosciuto tanti giovani consiglieri, ragazzi e ragazze, di grande competenza, cultura, capacità, animati da vera passione, che hanno dato ogni giorno il loro proficuo contributo.
Un lavoro, oserei definire di gruppo, che stava cominciando a produrre risultati importanti: dalla sanità, finalmente posta in modo serio e credibile all’attenzione istituzionale, all’impegno per rimpinguare l’organico di dirigenti e tecnici, fino ai tanti interventi a carattere sociale e a quelli finanziari regionali a favore del nostro territorio.
Anche il rapporto con la Regione è andato oltre ogni steccato, grazie proprio e soprattutto all’assessore regionale al bilancio Franco Talarico, figura di rilievo della politica calabrese che, in silenzio come nel suo stile ma con grande impegno, ha profuso un lavoro costante e concreto per la nostra Lamezia.
Un lavoro in linea con i principi e i valori sani di una politica che non fa sterile opposizione, ma lavora unita per il bene della propria Città, peraltro con umiltà e dedizione.
E’ certamente merito suo se, in pochi mesi, sono arrivati a Lamezia importanti finanziamenti in varie direzioni: dai 5 milioni di euro per la Sacal, ai circa 3 milioni di euro per la Stazione Centrale di Sant’Eufemia, dai 4 milioni di euro per l’ingegnerizzazione e il rifacimento della rete idrica, a svariate centinaia di migliaia di euro per il campetto polivalente di Savutano. Ed è solo l’inizio, visto il breve tempo di insediamento della giunta regionale.
Un impegno sinergico straordinario, a più livelli, in cui il suo ruolo strategico e competente nella giunta regionale, il lavoro serio dell’intera amministrazione e quello compatto del consiglio comunale, possono dare risposte importanti per lo sviluppo e una migliore qualità della vita di questa Città.
Mi auguro che le beghe, i personalismi, i colpi bassi della politica meschina e di chi parla troppo spesso a vanvera, lascino spazio al futuro roseo che i lametini meritano. >>