Cultura e Spettacolo

Lamezia Terme (Cz). Ionà: A piccoli passi sulla strada del Tango

LAMEZIA TERME (CZ) 8 MAGGIO - Continuano in Calabria gli appuntamenti con la danza, tenuti dall’Associazione “La Mirada ASD”, diretta dal maestro Giuseppe Ionà.E il centro cittadino si ritrova immerso in un appassionato tango argentino, travolto dai passi accarezzati, sulle note avvolgenti del ritmo tanguero, in uno dei locali più attivi del corso principale della Città.Domenica scorsa infatti, il 5 di Maggio, la movida tanghera si è fatta ospitare “Al Vinyl”, locale ormai di tendenza per il popolo lametino il quale, soprattutto per gli appassionati, l’ha selezionato per una soluzione smart: “aperitango” ad ingresso gratuito e consumazione libera. Una combo ideale per chi scelga il giusto equilibrio fra intrattenimento e cultura.“Per dare spazio al Tango in questa Città, così come altrove - ha dichiarato Ionà - è importante parlarne sì, ma credo sia fondamentale mostrarne la bellezza in fieri, in divenire, dal vivo, in piena esibizione”.Un po’ come per qualsiasi arte, rispondiamo noi, perché di certo l’esecuzione dal vivo avvicina, invita e può appassionare anche i neofiti.

“Ecco perché - continua il maestro - variando a spirale i contesti nei quali lo si presenta, per contagio, è come se lo stesso vortice avviluppante andasse a coinvolgere tutti i potenziali ballerini nella celebre danza argentina”.Il centro storico di Lamezia Terme si apre dunque ad una tradizione con la quale in un certo senso ha il suo legame: i tanti emigrati in Argentina, sia prima sia fino alla metà del secolo scorso, hanno vissuto in maniera particolare il legame popolare con una terra che nella sua danza esprimeva proprio l’eleganza e l’incanto, così come rivela il nome stesso del tango.

Molti erano gli italiani che vivevano lì, ed ora è come se, attraverso il lavoro del maestro Ionà, il ballo stesse restituendo, malinconico, la speranza di allora, in qualsiasi luogo approdi.Un ritorno alle origini in senso figurato, possiamo dire, più che un’innovazione vera e propria, poiché il tango prende vita accanto a chi voglia esprimere la propria anima.“È necessario stabilire una stretta relazione, un contatto con chi si trova in coppia, per darne vera espressione - sottolinea il maestro - d’altronde si tratta di un bene immateriale da salvaguardare, definito tale dall’Unesco già nel 2009, lo dico sempre, perché credo molto in questo ballo e voglio parteciparlo ai miei concittadini, affinché chi incontri il tango non resti più lo stesso ma se ne innamori e ne porti avanti i passi”.Le musiche infine, scelte accuratamente dal maestro, sono state l’ingrediente principale della serata, in un’armonia positiva che si produce solo per chi fa del suo talento un dono per gli altri.E allora sì tango, tango italiano!Tango tutto lametino.