Chiesa e Società
Lamezia T. Lunedì concelebrazione per anniversario episcopale, sacerdotale, diaconale
LAMEZIA TERME (CZ) 26 OTTOBRE - Lunedì 28 Ottobre saranno celebrati i 37 anni dell'Episcopato di Monsignor Vincenzo Rimedio Vescovo emerito di Lamezia Terme alle 12 in Cattedrale alla presenza di Monsignor Giuseppe Schillaci vescovo della città. Nell'occasione si ricorderà il 25° di ordinazione sacerdotale di Don Domenico Cicione Strangis e di Maurizio Mete ed il 20° anniversario di ordinazione diaconale di Gianmaria Cataldi, Francesco Gionfriddo, Gioacchino Martorana, Ubaldo Navigante, Francesco Petitto e Francesco Volpe. Per l'occasione si ripropone con il suo consenso un comunicato inedito scritto tempo fa da S.E. :«Ho pensato di proporre brevemente quanto attiene ai valori umanistici dell'intensità, della profondità e della ricerca. Alcune riflessioni sono salutari per lo spirito in presenza di un impoverimento morale oggi diffuso.
L'intensità, a mio avviso, non conosce l'approssimazione, le mezze misure, i calcoli di interessi, ciò che si inizia ma senza portarlo a termine. È volontà decisa di completezza, di realizzare con slancio il proprio progetto. Nello studio, importante attività del pensiero e nella preghiera, elevazione verso Dio, si riesce con l'intensità del cuore a sperimentare gusto e desiderio di ulteriore applicazione. Studio e preghiera risultano risorse dello sviluppo umano della persona. Grazie al valore dell'intensità nelle relazioni con il prossimo s’intuiscono più facilmente i suoi stati d'animo e le vicende che lo coinvolgono. L'intensità è anche empatia. Viene in mente l'esperienza di intensità vissuta da Gesù nell'Istituzione dell'Eucaristia, Pane di vita, del Sacerdozio. Dono di amore, nel Cenacolo, nell'ultima Cena. E ancora l'esperienza dolorosa del “Tutto è compiuto” sul legno della Croce.
La profondità è la volontà di conoscere compiutamente la storia che si vive nella società e nelle varie realtà della convivenza umana come anche nella Chiesa, nelle varie Religioni.
Non si intende restare in superficie per quanto riguarda l'apprendimento del sapere, il corso degli avvenimenti, in particolare la cultura, la scienza e la tecnologia.
È vasta l'area che richiede l'approfondimento, ma risulta gratificante quanto può essere colto con esso.
Interessante per la profondità è il senso critico con cui si guarda la realtà, ciò che si vede, si ascolta, si legge. Non si può in generale stare al sentito dire, che spesso si rivela infondato: è necessario il discernimento. Sulla Chiesa, sulla sua storia bimillenaria non sempre sono sereni i giudizi, s’insiste su qualche ombra; ma ha una riserva di luce, di verità, di solidarietà con gli uomini di ogni epoca, di santità e di offerta di speranza e di fede in Dio. “La Religione cattolica è l’unico serbatoio di senso” secondo il sociologo Habermas. Sono varie le Religioni sulla nostra terra, hanno tradizioni interessanti e s’ispirano agli insegnamenti dei loro fondatori. Ordinariamente promuovono il culto, la pace, la formazione personale e sociale, se vi è fedeltà negli aderenti. Concludo con la ricerca che è una componente dinamica dello spirito umano. Sul frontespizio del Convento dei Padre Benedettini di Parigi vi era quest’iscrizione: “Quaerere Deum”. Faceva parte della loro vocazione religiosa. Ma la ricerca di Dio è sentita dall’animo umano. Sant’Agostino l’ha scolpita in queste parole: “O Signore, ci hai fatti per Te”. Dio è l’autore di ogni giustizia, di ogni bontà, dell’amore soprattutto verso le sue creature, verso noi, suoi figli. Il patrimonio letterario, artistico, filosofico, teologico, scientifico e tecnologico è frutto di ricerca. Continuerà la ricerca nei diversi campi a beneficio dell’umanità.
Continuerà anche la ricerca spirituale personale per conoscere sempre meglio le vie della propria realizzazione umana e cristiana».
Dora Anna Rocca