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L'allarme di Alfano: "Fino a 600 mila migranti pronti alla traversata"

 PALERMO 4 APRILE 2014 - “In Nordafrica ci sono tra 300 e 600 mila persone in attesa di transitare nel Mediterraneo”. Questo l’allarme lanciato dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano, all’interno del convegno “Una politica d’immigrazione comune per l’Europa”, sull’immigrazione appunto, svolto al Palazzo dei Normanni di Palermo. “Noi ci batteremo perché l’Europa difenda le frontiere”, ha aggiunto il leader del Nuovo Centrodestra. "Non è una questione solo italiana - ha ribadito - ci batteremo perché questa frontiera venga difesa. C'è lo strumento, si chiama Frontex, e va potenziato. Se non si difende la frontiera non si risolve il problema degli sbarchi".

Nei primi tre mesi del 2014 - si apprende da fonti del Viminale - sono stati ben 10.962 gli stranieri sbarcati in Italia. Un numero che supera di sette volte gli arrivi registrati nel primo trimestre del 2013 (1.524). Andando verso l'estate, con il miglioramento delle condizioni del mare, probabilmente gli sbarchi continueranno a ritmi  molto alti, viste anche le condizioni di grande instabilità dei Paesi di provenienza dei barconi, Libia in primis.

“Chiediamo la modifica del trattato di Dublino (in base al quale i migranti sono obbligati a chiedere asilo nel Paese di approdo, ndr): l'Italia non può essere la prigione di chi arriva nel nostro Paese ma vuole andare da un'altra parte”, ha concluso il ministro Alfano.[MORE]

“L’Europa non può parlare solo di rigore - ha aggiunto Pier Ferdinando Casini, presidente della commissione Esteri della Camera - ma deve trattare apertamente e fino in fondo i problemi che attanagliano la vita dei cittadini come sono immigrazione clandestina e accoglienza. Vogliamo che l’Europa non ci lasci soli, che non lasci sola la Sicilia, Lampedusa, l’Italia ad affrontare una questione eminentemente europea”. “Si vada avanti con la legge sullo ius soli, ma si includa nel ddl l’obbligo della frequenza di un ciclo scolastico - aggiunge ancora - Abbiamo tutto l’interesse a far coesistere con pari dignità nel nostro Paese chi ha la pelle diversa da noi e dai nostri figli, ma è a tutti gli effetti italiano. Il governo vada dunque avanti con lo ius soli”.

Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, ha aperto la due giorni di lavori esprimendo il proprio apprezzamento per l’abolizione del reato di clandestinità. “Era ora”, ha esclamato.

All'attacco la Lega invece, con Roberto Maroni che ha puntato il dito contro la cancellazione del reato di clandestinità: ''Arriveranno in Italia - ha detto - flotte di barconi''. ''Si tratta di una sciocchezza perché il segnale che si dà all'altra sponda del Mediterraneo è: 'Venite pure in Italia, e non sarete mai espulsi'. Le grandi organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di esseri umani conoscono bene la situazione di ogni singolo paese - ha proseguito - e fanno andare i flussi da una parte o dall'altra a seconda del sistema giuridico che c'è nei singoli paesi''. Secondo Maroni quindi il provvedimento ''è frutto di una decisione ideologica'' e ''il risultato sarà un boomerang''.

Michela Franzone